Honda SH Mode 125
A modo mioHonda SH Mode 125
Il primo modello di SH debutta sul mercato nel 1984, era la versione da 50 cc, la prima di una lunga dinastia: il 125 a 4 tempi arriva nel 2001 e nel 2005 viene introdotta l'iniezione elettronica PGM-FI. Di seguito arriveranno le versioni da 300 cc, l’ABS, la frenata combinata, il motore eSP. Tutte evoluzioni che hanno reso SH, possiamo dirlo, lo scooter più amato dagli italiani: un milione di unità prodotte, 550.000 vendute in Italia. Tutto questo per dire, del nuovo arrivato SH Mode… non chiamatelo “solo” SH! Honda lo propone come un modello tutto nuovo, non un allestimento né tanto meno un SH economico, ma uno scooter che si presenta come entry level: facile, piccolo, leggero e che vuole completare la gamma dei pedana piatta Honda, andando ad infastidire la concorrenza, leggasi Piaggio Liberty e Kymco Agility.
Con il Mode abbiamo avuto modo di percorrere diversi chilometri nella splendida Sicilia, nel traffico di Palermo, in collina e sul lungomare.
Estetica e dotazione
In Honda si è lavorato per rendere il design compatto ed elegante: numerose le cromature e ottime le finiture, così come ci ha sempre abituato la Casa giapponese. Gli indicatori di direzione sono integrati nello scudo, il gruppo ottico posteriore è dotato di modanature laterali cromate. Particolare attenzione è stata dedicata alla forma del retro scudo, ed è stata aumentata la larghezza della parte anteriore della pedana.
La strumentazione prevede un tachimetro circolare centrale e tutte le spie di servizio, sulla destra quella verde del dispositivo Start&Stop che rimane accesa durante l’utilizzo con Start&Stop e lampeggia quando lo scooter è in stand by. Troviamo poi l'indicatore del livello carburante, il contachilometri e l'orologio; ai lati i tasti per la visualizzazione delle informazioni. Le pedane posteriori sono retraibili e il portapacchi in alluminio integra le maniglie di sicurezza per il passeggero. Sotto alla sella, che si apre attraverso un comodo tasto posto nel retro scudo, c’è spazio per un casco integrale oltre che il tappo per il rifornimento e una finestra per il controllo del liquido refrigerante. Il gancio porta borsa e la pedana piatta completano la capacità di carico del Mode. Il blocchetto di accensione è dotato di sistema antiscasso, di serie ci sono anche il parabrezza in policarbonato, il paramani e il cavalletto laterale.
Ciclistica
Il telaio che equipaggia SH Mode è un tubolare in acciaio con trave dorsale inferiore, che si serve di una solida triangolazione per collegare il telaio principale al sottotelaio posteriore. La forcella telescopica ha una corsa di 89 mm, mentre l'ammortizzatore singolo laterale, con precarico molla regolabile su cinque posizioni, prevede una corsa di 75 mm. L'inclinazione del cannotto di sterzo è di 27° e l'avancorsa di 68 mm, l’interasse di 1.305 mm. Ancora un po’ di numeri: 1.930 mm di lunghezza totale, 665 mm di larghezza e 1.105 mm di altezza; la luce a terra è di 145 mm di luce a terra. Il manubrio permette un angolo di rotazione di 46° per lato, con raggio di sterzata di 1,9 m. Solo 116 i chili segnati dalla bilancia.
Le ruote in lega leggera a cinque razze sdoppiate, da 16 pollici all’anteriore e 14 pollici al posteriore, calzano pneumatici da 80/90-16 e 100/90-14. L’impianto frenante si avvale del sistema CBS, ovvero di frenata combinata, con disco idraulico anteriore da 220 mm e tamburo posteriore da 130 mm. Come funziona la frenata combinata? Per evitare spiacevoli situazioni, soprattutto in caso di fermate di emergenza, quando si va ad azionare il freno posteriore l’impianto aziona anche un pistoncino dei tre che mordono il disco anteriore, ripartendo la frenata in maniera più sicura.
Motore e Start&Stop
Il propulsore che spinge SH Mode è lo stesso che equipaggia l’SH125i (eSP monocilindrico a quattro tempi, raffreddato a liquido) rivisto in base alle caratteristiche di questo nuovo scooter e quindi con un'erogazione più lineare e facile. Eroga 11,4 cv a 8.500 giri e ha una coppia di 12 Nm a 5.000 giri. Come sull’SH il radiatore è stato posizionato nella parte laterale del propulsore. I dati relativi ai consumi rivelati durante un ciclo WMTC sono di oltre 50 chilometri percorribili con un litro di carburante. E in questo entra in gioco il sistema Start&Stop: il primo scooter ad adottarlo fu l'Honda @ 125 e 150 nel 2000, di recente l’abbiamo ritrovato sul PCX e sulla gamma SH. Il sistema Start&Stop, disinseribile con un pulsante posto sul lato destro del manubrio, permette un risparmio di carburante che oscilla tra il 5 e il 7% nell’uso cittadino. Se attivato, il motore si spegne automaticamente dopo 3 secondi di sosta al minimo dei giri, e riparte non appena si ruota di nuovo la manopola del gas. Per far sì che sia attivo bisogna assicurarsi che il pulsante al manubrio sia impostato su "Idling Stop", che il pilota sia in sella e che la temperatura del liquido di raffreddamento abbia raggiunto i 60°C e la velocità minima i 10 km/h.
La nostra prova su strada
La sella, posta a 765 mm da terra, permette un facile appoggio dei piedi a terra; il manubrio potrebbe risultare un po’ basso (990 mm) per i più alti, ma la posizione in sella è comunque comoda e molto più spaziosa di quel che potrebbe sembrare al primo sguardo: le ginocchia non toccano lo scudo e la pedana è ampia e piatta. Lo spazio riservato al passeggero è comodo e sicuro, grazie alle maniglie integrate al portapacchi. Al primo avvio stupisce la silenziosità del motore in fase di accensione: merito dell’alternatore a controllo elettronico, che rende pronto e silenzioso anche il funzionamento dello Start&Stop.
Il motore, meno brillante rispetto a quello che equipaggia l’SH 125, pecca nello spunto ma guadagna indubbiamente in quanto a fruibilità e dolcezza dell’erogazione: nei primi minuti, a freddo, può sembrare fin troppo blando, ma scaldandosi un pochino migliora decisamente le sue prestazioni. Anche nell’uso fuori porta, tra curve e tornanti della salita al Monte Pellegrino, il motore non si è smentito in quanto a fluidità: nessuna incertezza e il giusto dosaggio di cavalli per potersi permettere anche una breve gita fuoriporta come la nostra.
Sempre gradito l’impianto frenante con sistema CBS, anche in questa configurazione che, rispetto all’SH dotato di disco, prevede al posteriore un tamburo da 130 mm. Ottima per i meno esperti, comoda per l’uso quotidiano in città, la frenata combinata rimane un'alternativa all’ABS, su mezzi di questo target. Azionando la leva destra si attiva solo il freno anteriore, azionando la leva sinistra si attiva il posteriore con altresì un piccolo intervento dell’anteriore. Le rovinate strade palermitane e la sella non proprio morbida del Mode ci hanno impedito di apprezzare a pieno il funzionamento delle sospensioni, un po’ rigida la posteriore e decisamente messe a dura prova durante il nostro test.
SH Mode 125 è già disponibile nelle concessionarie a 2.650 euro in tre colorazioni: bianco, nero e rosa con sella e rifiniture marroni per le fanciulle più fashion. Il 4 e 5 ottobre avrà luogo un open door nelle concessionarie Honda per poterlo visionare dal vivo.
Pregi
Finiture | Rapporto qualità prezzo | Facilità d’uso
Difetti
Sospensione posteriore | Spunto a freddo
Interessante
Io ho un Sh 300 del 2012
Comunque questo Mode sembra davvero interessante, ma avrei gradito di conoscere meglio nell'articolo il parere del tester: poche frasi, preciso ma un pò asettico. Sarebbe bello spere cosa ne pensa davvero, anche in relazione ai concorrenti, grazie.