KTM 790 Adventure. TEST: come va in città e nel misto - Ep.1
Dopo il breve assaggio in Marocco e la comparativa di Moto.it con Nico e Gix, torniamo a parlarvi della KTM 790 Adventure. Lo facciamo con due puntate speciali che vi raccontano come va questa potente maxienduro nell'uso quotidiano. Dalla città alla gita fuori porta. Nella seconda puntate invece vi mostreremo l'anima adventure di questa potente e leggera moto austriaca.
L'endurona austriaca ha infatti un'immagine sportiva - o racing, come piace dire a Mattighofen - ma poi chi la comprerà, la userà anche e soprattutto per gli spostamenti in città e per i viaggi nei fine settimana e in vacanza. Per questo motivo le dedichiamo due prove separate, la prima qui sopra parte dalla città per arrivare al lago, facendo un bel pezzo di immancabile autostrada. Nella seconda oseremo, visto il nome Adventure e la ruota da 21", ma non vogliamo dirvi troppo.
L'abbiamo già visto nelle nostre comparative e lo confermiamo nel test cittadino: la KTM 790 Adventure (scopri il suo listino su Moto.it) ha un'ottima ergonomia e la sella regolabile (83 o 85 cm) la rende adatta ai piloti alti, ma anche a chi è alto 1 e 70 o giù di lì. Il serbatoio non dà alcun fastidio nella guida e anzi abbassa molto il baricentro. Anche coi 20 litri a bordo non si avverte praticamente l'aggravio di peso. La sella è comoda per il passeggero, mentre lo spazio dedicato al secondo è discreto e un pelo inferiore rispetto alle altre millone maxienduro, che però vantano pesi e ingombri ben superiori. La 790 pesa infatti solo 213 kg col pieno, un valore record. I comandi sono morbidi, il cambio con assistenza elettronica (optional) è un vero burro, molto preciso. La strumentazione TFT è chiara e si legge bene anche col solo. Alcuni dati sono un po' piccoli, ma tachimetro e contagiri sono molto chiari. Il cupolino si regola con una vite e ha una escursione di 4 cm. Nella posizione bassa ripara poco, ma anche in quella alta gli spilungoni sopra il metro e 85 prenderanno un po' d'aria (in particolare coi caschi da cross).
Calore. Anche a tenere le briglie strette e a forzarla in coda in città, la 790 Adventure non ci ha mai fatto arrabbiare (e andare a fuoco). E proprio in città la nuova KTM sa trasformarsi da moto avventurosa a pacifica compagna con cui fare un po' di tutto. Ci fai la spesa, ci vai al lavoro e la fatica è sempre minima. Un po' come accadeva con le monocilindriche da enduro degli anni 80: belle in fuoristrada, ma perfette anche nel caos della città. Sella bassa e peso contenuto fanno di lei una delle moto più leggere del segmento e questo sarà sicuramente apprezzatto dai motociclisti sempre più a disagio con i pesi delle varie 1250, 1260 e 1290 maxienduro.
Il motore ha un bel rumore di scarico, è piccolissimo e rende la moto davvero compatta. Riprende dai bassi con dolcezza, ha una coppia regolare già da 2.000 giri. Agli alti spinge fino 9.000 giri e sopporta l'allungo come un vero diavolo in piena zona rossa.
Ha 95 cavalli dichiarati. E li abbiamo trovati tutti. Ottimi il cambio e anche la frizione a cavo con assistenza MSR, che rende praticamente superflua l'adozione di una frizione a comando idraulico. La moto dispone di serie di 3 riding mode (quello Rally è optional) e il pilota può settare a piacimento il controllo di trazione e l'ABS.
La 790 viaggia sicura e stabile anche ad alta velocità e mantiene i 140 indicati dal tachimetro senza fatica. La protezione dall'aria è buona (a patto di non superare il metro e 80, oltre un po' di aria sulla parte del casco arriva) e la sella è piuttosto dura, cosa abbastanza comune alle KTM Adventure.
Le KTM 790 Adventure nuove: gli annunci di Moto.it
Nonostante le ruote fuoristradistiche (21 e 18") la KTM 790 Adventure su asfalto è maneggevole e molto intuitiva. Pensi una cosa e lei la fa senza battere ciglio. E' stabile e precisa (c'è l'ammortizzatore di sterzo). La frenata è potente e modulabile. Forse è un pelo aggressiva, ma si sposa bene col carattere anche sportivo della 790. Le sospensioni WP, anche senza sofisticate regolazioni, mi sono piaciute. La forcella da 43 mm affonda il giusto e ha una bella idraulica, che sopporta anche la guida più brillante in montagna. Le gomme di primo equipaggiamento sono le Avon AV53/54 nelle misure 90/90-21 e 150/70-18.
Tra le curve la KTM 790 Adventure è stabile e precisa. Nel misto emerge ancora la sua spettacolare leggerezza, unita al carattere esplosivo del motore. Il bicilindrico è infatti mansueto in città, ma basta aprire con decisione il gas per scoprire il carattere da sportiva stradale che già avevamo scoperto sulla 790 Duke.
Il consumo registrato nel test è stato il migliore nella categoria enduro stradali fino a 1000 e pari a oltre 18,5 km/l. Un dato ottimo, perché ottenuto su un percorso con il 20% di fuoristrada e di città.
L'esame in città e nelle gite fuoriporta è stato superato alla grande. La nostra moto riporta però a caratteri cubitali la scritta Adventure: non possiamo fermarci al pranzetto sul Lago di Como.
Venite con noi! Continua nella prossima puntata...
Testo e foto di Massimo Di Trapani
Al termine della prova l'ho acquistata.
Provengo dal Tmax, che ha seguito una precedente stagione motociclistica (tra cui Hyperstrada Ducati).
Mi ha impressionato la facilità di guida, straordinaria pensando al 21 anteriore.
Facilità di piega incredibile, aiutata dalla leggerezza del mezzo e dal baricentro basso che la rende immediata come il T-max.
Sella dura, è vero, ma ho percorso 450 km in due giorni senza accusare particolari problemi.
Utilizzo sella di altezza 83 cm, con cupolino in posizione alta. Sono alto 1.71. Protezione quasi integrale, resta scoperta la parte superiore del casco.
Viaggiato con passeggero, sia sul misto sia in autostrada. Nessun problema di assetto o tenuta (anche oltre velocità di codice).
Guidata in città, molto maneggevole e poco ingombrante. Ottimo il raggio di sterzo.
Scalda solo in presenza di attivazione ventola ... minuti e minuti in coda al semaforo o velocità costante da traffico intenso (aiuterà nelle fredde e piovose giornate invernali). Diversamente non emana calore percepibile.
Spazio passeggero soddisfacente.
Motore molto elastico ... rarissimo l'on-off. Riprende dai bassi regimi e velocità senza problemi ... dai 5500 giri il tiro si sente in modo imponente ... altrimenti molto scattante ma allo stesso tempo fluida. In città con la terza si gira tranquillamente a qualsiasi andatura.
Frizione morbidissima, cambio perfetto in guida "allegra" ... piccole impuntature cittadine, a frizione non completamente abbassata.
Primo pieno .. prima che entrasse in riserva 420 km (i 20 km li supera tranquillamente).
Mezzo trasversale, per utilizzi variegati, quattro stagioni e per uso a 360 gradi ... racchiude ogni possibile forma di moto (da quella prettamente cittadina a quella adatta ai lunghi spostamenti, anche in coppia).
Molto divertente sul misto guidato ...
L'estetica è soggettiva e su quella nulla quaestio ... ognuno liberissimo di giudicarla.
Sound da enduro "addolcito".
Per mia altezza e corporatura e per l'utilizzo che ne faccio è ideale (Tenerè 700 troppo alto e meno fruibile).
Ritengo che le recensioni delle varie riviste rispecchino le effettive caratteristiche della moto.