KTM Enduro e Cross 2008
AranciomaniaWinston Churchill diceva: "Mi accontento facilmente…del meglio".
KTM sposa in pieno questa filosofia, dimostrandosi una delle aziende più attive in termini di innovazione. Il desiderio incessante di migliorarsi si traduce in risultati concreti sia per l'introduzione di nuove tecnologie, sia per i risultati ottenuti nelle corse. Inoltre, ormai da anni, l'azienda austriaca anticipa la concorrenza nella presentazione dei nuovi prodotti.
Un tempo, le model year dell'anno successivo venivano ufficializzate in autunno, mentre ora a giugno, stiamo già provando l'intera gamma della casa austriaca.
Tecnicamente possiamo riscontrare degli interventi comuni a tutta la gamma, anche se le novità più rilevanti sono presenti sui modelli enduro.
La prima cosa da dire è che, per il 2008, anche le EXC adottano finalmente il nuovo telaio in tubi ovali, rivisto ed ottimizzato per le esigenze di utilizzo specifico. Rispetto al telaio delle SX, quello da enduro è più corto di 10 mm e pesa addirittura 3 Kg in meno. Questa nuova configurazione, migliora notevolmente la distribuzione dei pesi, rende l'anteriore più leggero e facile da gestire, pur non penalizzando la guida dal punto di vista della stabilità.
Troviamo poi anche sulle versioni targate le tanto attese sovrastrutture del cross. Gli enduristi come me, rimasero un poco delusi l'anno scorso quando scoprirono che le nuove sovrastrutture sarebbero state applicate solo alle SX. Ora la rivoluzione stilistica si completa e le EXC appaiono decisamente più aggressive e racing. In aggiunta è stato ridisegnato il fanale anteriore, che ora riprende le sembianze minimali della tabella cross. Il fanalino di coda, davvero discreto, è stato rivisto e dotato di illuminazione a led. L'appendice comprendente il porta targa e le frecce, obbligatoria ai fini dell'omologazione, è facilmente asportabile con 2 sole viti, proprio per rimanere fedeli al concetto del "ready to race".
Riscontriamo differenze di equipaggiamento sulle capacità dei serbatoi di benzina. Rispetto alla versione SX, dotata di una capienza di 7,8 lt, le enduro possono contenere fino a 9,5 lt. C'è quindi una leggera differenza di peso, ma la moto tra le gambe non è per nulla più ingombrante. Sono proposti come prodotti aftermarket anche versioni da 11 lt (per l’America) e addirittura da 14 (per l’Australia). Altra novità dell'anno è l'inedito tappo a baionetta, che evita l'accidentale apertura del serbatoio in ordine di marcia.
PDS: ormai affidabile e preciso, il monoammortizzatore è stato nuovamente rivisto e migliorato. Ora vanta uno stelo più lungo di 10 mm, un corpo d'espansione in alluminio per aumentare la capacità di dissipare calore e la doppia regolazione delle velocità. Tutto questo si traduce in maggior progressività e possibilità di personalizzazione. Non dobbiamo più pensare ai problemi di rinculo che questa tecnologia aveva tempo fa, perché l'ultima generazione del mono senza leveraggi è davvero precisa e modulabile.
Parlando di forcelle, KTM è voluta rimanere fedele alla politica, sposata a suo tempo, di differenziazione dei modelli. Sulle cross infatti troviamo l'ultimo sviluppo delle WP, azienda di proprietà della stessa casa austriaca, con steli da 48 mm e cartuccia sigillata. Sulle enduro invece troviamo gli stessi steli, ma in questo caso la cartuccia è rimasta di tipo aperto. I tecnici di Mattighofen hanno infatti ritenuto superiore questa soluzione perché più sensibile alle basse velocità, in ogni modo hanno lavorato molto sull’idraulica per migliorare il primo pezzo di corsa e hanno inserito di serie il trattamento alle canne per ottimizzarne la scorrevolezza. Ora infatti l'avantreno è molto preciso e trasmette una notevole fiducia, specialmente sui fondi sconnessi. Approcciando una sassaia od una serie di radici si possono facilmente percepire i miglioramenti ottenuti, in quanto, il primo tratto di corsa, è molto delicato e assorbe ottimamente le asperità senza rimandare colpi e scartate al manubrio. Altra nota interessante è l'adozione del preload adjustment, ovvero la possibilità di regolare il precarico molla.
Sempre attenta a rispettare i canoni di compatibilità con l'ambiente, KTM lavora con gli occhi costantemente puntati sul futuro e mentre avanzano in laboratorio gli sviluppi dei motori Euro 4, la gamma enduro 2008 è interamente certificata Euro 3. Non solo, ma i vari accorgimenti necessari per stare all'interno dei parametri richiesti, sono eventualmente asportabili senza grossi problemi, per consentire all'utente finale l'utilizzo della moto in assetto racing in pochissimo tempo.
Nuovi manubri oversize per tutti i 4T, questa volta marchiati Renthal, senza dubbio tra i migliori in circolazione.
Ora vediamo più a fondo le moto che abbiamo provato per voi.
450 SX 4T
Già sbalorditiva l'anno passato, non ha subito grandi interventi. La guidabilità è rimasta la stessa, il lavoro svolto è stato fatto nell'ottica di migliorare questa moto dal punto di vista della stabilità e dell’affidabilità. Sono infatti state ricercate nuove tarature per le sospensioni sia anteriori che posteriori, che ora sono più sostenute e progressive e rendono questa Kappa decisamente più stabile e sicura sul veloce. Anche in curva la 2008 è più precisa negli ingressi ed il manubrio tende a chiudere di meno in sottosterzo. Queste migliorie tecniche trasmettono al pilota molta più sicurezza, a tutto vantaggio della velocità. In merito all'affidabilità, i tecnici hanno lavorato sul cestello della frizione per migliorarne il raffreddamento (la 2007 poteva dare qualche problema), sulle tempistiche delle valvole e sulle mappature delle centraline. Anche i silenziatori sono stati rivisti, sia per limitarne il rumore, che per rendere più dolce l’erogazione.
450 EXC 4T
Decisamente la novità più attesa dell'anno. In molti si aspettavano un rimaneggiamento della versione cross, ma questo è un vero e proprio progetto indipendente, nato e sviluppato ex novo. Il motore delle SX era stato studiato e progettato appositamente per l'utilizzo specifico, senza compromessi del caso e quindi non sarebbe assolutamente potuto andare bene per il modello enduro. Per fare un esempio, il basamento del cambio della SX ospita solo 4 marce e questa configurazione, ottima per le piste, non sarebbe sicuramente stata positiva per le EXC.
In sella, le sensazioni e " la postazione di lavoro" sono le medesime della cross, ciò che cambia radicalmente è il motore.
Tutto nuovo quindi per la 450 enduro.
Cambio a 6 marce per consentire l'utilizzo del classico primino ed allo stesso tempo avere a disposizione la quinta e la sesta per gli allunghi. Nei tratti di sentiero ho trovato molto utile la marcia corta perché mi ha permesso di avere il motore sempre pronto e preciso. Nel fettucciato invece, le marce ravvicinate mi permettevano di raggiungere velocità notevoli in pochissimo tempo, sfruttando in particolar modo la schiena di coppia, davvero poderosa. Una volta interpretato il motore infatti, ho incominciato ad utilizzare le marce alte anche alle basse velocità e, grazie alla notevole spinta sottocoppia di questo quattoemmezzo, uscivo dalle curve veramente veloce, senza strappare o far uso della frizione.
Conformazione del motore assolutamente inedita. Vanta infatti una biella molto corta ed una canna del cilindro molto larga, ancora più larga se si prende in considerazione il cilindro della 530. Il pistone è di tipo forgiato e la testata è monoalbero, a differenza del cross che ne ha due di camme. Anche l’albero motore è stato interamente ridisegnato e, accoppiato al nuovo contralbero inedito, trasmette davvero poche vibrazioni.
La scelta dell’unicam ha differenziato notevolmente i due modelli: in questo caso il motore è più lento e progressivo a salire di giri, non strappa di colpo ed è molto meno cattivo della sorella cross. Al primo approccio trasmette lentezza nel rispondere al comando del gas, ma prese le misure, si capisce quanto questa caratteristica diventi un vantaggio. Nel fettucciato dove abbiamo svolto i test, la versione SX sarebbe potuta essere ugualmente valida, ma non appena abbiamo portato la EXC nel suo habitat naturale di sassi e radici, abbiamo capito quanto l'erogazione progressiva fosse vantaggiosa.
Ancora presente il carburatore. Sebbene tutte le case stiano introducendo l'iniezione, per ora KTM rimane fedele al vecchio sistema, ritenendolo molto più flessibile e adatto all'utilizzo offroad.
La frizione è stata rivista, aumentandone il diametro e portando i dischi a nove anziché sette. Questo a vantaggio di una maggiore sensibilità sulla leva, ma soprattutto di una maggiore durevolezza nel tempo.
L'avviamento è elettrico, ma anche a pedale. I tecnici austriaci hanno considerato di fondamentale importanza l'implementazione del pedale. Considerate le distanze che si percorrono con una enduro, non hanno voluto rischiare di avere problemi con la batteria e lasciare la gente a piedi nei boschi.
Circuiti separati dell'olio, due pompe a pressione, una a risucchio e ventilazione forzata tramite la catena di distribuzione, il tutto per garantire la massima lubrificazione dei componenti del motore, anche sotto notevole stress meccanico.
Anche i freni sono nuovi, entrambi con dischi wave e pinze flottanti, molto efficienti e modulabili. Da ricordarsi però che sono davvero potenti e che ad una pinzata decisa corrisponde una frenata decisa.
300 EXC-E 2T
Altra grande attesa del parco mezzi arancione. Sebbene tutti parlino del mercato dei due tempi in crisi o addirittura in via di estinzione, KTM ci crede ancora, ed i numeri di vendite dimostrano che hanno ragione. Soprattutto se si parla di questo modello, lanciato sul mercato a fine 2007 e riproposto nuovamente per il 2008, sul quale Mattighofen ha deciso, in assoluta controtendenza, di implementare l'avviamento elettrico.
Un due tempi col bottoncino e perché mai? Perché è un vero spettacolo! Il peso aggiuntivo è davvero impercettibile, mentre la comodità e l'efficacia lo sono eccome. A partire dall'amatore della domenica fino al pilota agonista, nessuno può negarne l'utilità. Provare per credere! Ed è anche possibile in quanto il kit di avviamento si può tranquillamente mettere e togliere in breve tempo, a seconda delle esigenze.
Il motore inoltre è davvero molto simile ad un quattro tempi: tanto corposo ai bassi regimi da escludere l'utilizzo della frizione necessita però di un cambio marcia repentino, altrimenti in alto tende a murare. Sceso dalla 450 e salito su questa 300 non ho riscontrato grandi cambiamenti, se non il vantaggio di avere una moto molto più leggera e maneggevole. La trazione è sicuramente diversa, su questo non c'è dubbio, il 450 scarica tutta la potenza a terra, mentre con questa è facile sbandierare, ma l’erogazione di questa 2T è talmente lineare da far pensare che abbia le valvole.
Se vi piace l'enduro estremo e vi divertite a scalare le montagne, questa è assolutamente una moto da prendere in considerazione in quanto si arrampica come un trial. In più, per il 2008, adotta come il resto della gamma, il telaio a tubi ovali e le sovrastrutture del cross, che la rendono ancora più bella e maneggevole.
- KTM Enduro e Cross 2008
KTM come di consueto spazia su tutti i modelli, proponendo per ogni moto diversi punti di forza in grado di attirare l'interesse dei motociclisti, dai meno ai più smaliziati. Se avete intenzione di dotarvi di tasselli quindi, pensateci bene, perché ci sono tanti buoni motivi perché la prossima due ruote parcheggiata nel vostro garage sia arancione.