Piaggio Beverly 125 e 300
Eleganza a ruota altaEra il 2001 quando Piaggio presentò il primo Beverly, scooter a ruota alta elegante e funzionale al tempo stesso. Nel corso degli anni la famiglia Beverly è arrivata a coprire tutte le fasce di cilindrata presenti sul mercato, dalla125 fino alla 500, senza tralasciare quelle intermedie.
L’immagine elegante e ricercata, e una base meccanica moderna e prestante, hanno da sempre caratterizzato questo scooter che nell’arco di un decennio ha fatto numeri di vendita quasi automobilistici. Sono infatti oltre 270.000 i Beverly prodotti a Pontedera e venduti nel mondo, logico quindi aspettarsi un certo riguardo da parte degli uomini Piaggio, nella definizione e nello sviluppo del modello che affronterà il mercato nei prossimi anni.
Proprio l’attenzione per il particolare e l’immagine elegante e ricercata, sono i primi elementi che emergono guardando i nuovi Beverly, che nelle due cilindrate 125 e 300, sono assolutamente identici.
Niente stravolgimenti, il family feeling con il precedente modello è evidente, ma il fanale a doppia parabola, le luci di posizione a led, i cerchi in lega a 20 razze, rendono ancor più piacevole e moderno il nuovo arrivato. Notevole la cura e la precisione degli accoppiamenti dei singoli particolari in plastica, quest’ultima di bell’aspetto ma un po’ rigida al tatto. La verniciatura bicolore è ben eseguita e la gamma dei colori disponibili, Bronzo Perseo, Bianco Perla, Blu Midnight, Nero Cosmo e Rosso Antares, in linea con l’immagine di eleganza ed esclusività.
Strumentazione
Chiara e ben leggibile, la strumentazione consta di tre elementi circolari (tachimetro, temperatura acqua e livello carburante), più un display LCD sul quale si visualizzano contachilometri, orologio digitale, tensione della batteria e temperatura esterna. Presenti anche le immancabili spie di servizio dedicate all’immobilizer, alla riserva carburante, fari abbaglianti, indicatori di direzione, pressione olio e check del sistema di iniezione. Sbloccando la serratura attraverso un comodo pulsante, si può accedere al vano sottosella che rispetto al precedente modello aumenta la propria capacità del 50%, arrivando a stabilire un nuovo record per la categoria.
Due caschi Full Jet, e non due “scodelle”, sono facilmente stivabili insieme ad altri oggetti, quali per esempio tute antipioggia e guanti, nel vano dotato di luce di cortesia. Naturalmente la lista degli optional prevede bauletti di varia foggia e volumetria. Il portaoggetti posizionato nel retro scudo anteriore è invece meno eclatante per capacità, ma un mazzo di chiavi e qualche documento lo si riesce lo stesso a riporre.
Pratico il gancio portaborse retrattile, anche se a causa della presenza del tunnel centrale in mezzo alle gambe, è difficile agganciare una qualsivoglia borsa.
Ciclistica
La pelle è cambiata, ma lo scheletro non è da meno con il telaio doppia culla che è stato rivisto in maniera approfondita, aumentandone la rigidità torsionale, mentre le rinnovate ruote in lega calzano pneumatici di buona misura, 110/70 -16 e 140/70-14. Sospensione tradizionale con steli da 35 mm e doppio ammortizzatore regolabile nel precarico molla (su 4 posizioni) non rappresentano una novità, ma fanno il loro dovere in maniera più che onesta.
Tutt’altra storia per l’impianto frenante, che “impressiona” grazie al disco semi flottante da ben 300 mm, il più grande della categoria, che viene controllato da una pinza flottante a doppio pistoncino. Dietro troviamo un più usuale disco da 240 mm.
Motore
Confermati i due motori 125 e 300 (che in realtà è un 278) entrambi monocilindrici a 4 tempi, 4 valvole, raffreddati a liquido, a iniezione elettronica. L’ottavo di litro eroga 15 CV a 9.250 giri con una coppia di 12 Nm a 7.250 giri, mentre il più prestante fratello maggiore fornisce una potenza massima di 22,2 CV a 7.250 giri ed eroga una coppia massima di 23 Nm a 5.750 giri.
Per il motore 125, che abbandona l’alimentazione a carburatore, vengono dichiarati consumi inferiori del 20%, percentuale che viene ripetuta anche per quanto riguarda la quantità di manutenzione.
La prova
In Piaggio si è lavorato molto sull’ergonomia - così ci è stato detto - e non facciamo fatica a crederci. La posizione di guida è decisamente confortevole, con uno spazio per le gambe al di sopra della media.
Meno eclatante ma sempre più che sufficiente, lo spazio per i piedi, questo a causa del tunnel centrale dove passano le traverse del telaio a doppia culla.
Sella ben imbottita e dal profilo azzeccato, sia per il guidatore che per il passeggero, che può contare su un paio di pedane retrattili e su un comodo maniglione.
Facile toccare terra con entrambi i piedi, mentre i cavalletti sono facili da raggiungere e pratici da usare.
Pronti all’accensione ed estremamente silenziosi e parchi nelle vibrazioni, i due propulsori Piaggio sono entrambi brillanti e adatti alla guida in città. Naturalmente il 300 è più prestante e permette dei cambi di velocità e sorpassi più rapidi, ma anche il 125 si difende. Eccellenti anche le trasmissioni, prive di strappi seguono il crescere del numero di giri in maniera quasi vellutata.
Se da una parte il telaio doppia culla toglie un po’ di spazio ai piedi, dall’altra permette di poter contare su di un telaio rigido che fa lavorare le sospensioni al meglio. Buche e ciottolato, sono digeriti senza problemi, mentre la stabilità e la precisione di guida non vengono mai meno. La forcella ha un’ottima propensione a incassare anche i colpi più duri, mentre la coppia di ammortizzatori fa quel che può. Per il resto ci pensa la sella ben imbottita.
Il Beverly si dimostra agile e reattivo quanto basta per muoversi al meglio nel traffico, mentre se forzato negli inserimenti e nei cambi di direzione, pretende un minimo di gentilezza. Guidate rotondi e puliti, e lui non vi tradirà di certo.
Eccellente il comportamento dei freni, soprattutto dell’anteriore che forte del discone, permette di poter contare su una potenza frenante notevole, ma al contempo ben modulabile.
La breve presa di contatto con i nuovi Beverly volge al termine, e non ci resta che rimandarvi ai concessionari che dal mese di giugno li avranno a disposizione.
I prezzi di listino sono di 4.290 Euro f.c. per il 300 e di 4.100 Euro per il 125, non proprio popolari, ma allineati all’immagine esclusiva e un po’ snob.
- Estetica | Capacità vano sottosella | Abitabilità | Comfort
- Qualità di alcune plastiche migliorabile
ottomo
Per il sig. Paolillo
Grazie di nuovo e a presto, Antonio.
P.S.: e' vero quel che ho sentito on-line e cioe' che a Settembre dovrebbe uscire il nuovo Beverly 500?