Triumph Spirit of ’59, un test delle Classiche per celebrare i 59 anni della prima Bonneville
Correva l’anno 1959 quando la Casa inglese Triumph introdusse sul mercato quella che da lì a breve sarebbe diventata una delle moto best seller del marchio: la mitica Bonneville. Per celebrare i 59 anni dal 1959, il marchio di Hinkley ha così deciso di farci provare, all'interno delle varie iniziative Triumph Spirit of ’59, tre dei modelli più venduti dell'attuale gamma Classic.
Siamo stati così invitati a Firenze a testare le Triumph Bonneville T120, Thruxton R e Street Scrambler, tre moto molto diverse l’una dall’altra, sia per la diversa vocazione, sia per la differente cilindrata e potenza.
Street Scrambler
Abbiamo iniziato il test ride dalla moto più “piccola” delle tre, la Street Scrambler, moto con propulsore da 900 cc High Torque e che si caratterizza per gli pneumatici Metzeler Tourance, adatti sia agli sterrati leggeri che all'utilizzo su asfalto, il doppio scarico alto, una sella singola e il portapacchi in alluminio.
Il design è minimalista, con linee che ricordano fortemente quelle della classica Bonneville, con serbatoio a goccia e guance laterali in gomma.
Nonostante il design rétro, la Street Scrambler non pecca in tecnologia, con l'acceleratore ride-by-wire, ABS e traction control disinseribili, utili quando si vadano ad affrontare i percorsi non asfaltati, e presa USB posizionata sotto alla sella.
Sella che dista 792 mm da terra, rendendo così la moto accessibile a tutti quelli che non fanno dell’altezza il proprio punto di forza. Anche chi arriva a stento al metro e 70, quindi, non si preoccupi: toccherà terra senza troppi sforzi. Da guidare, la Street Scrambler risulta essere la più equilibrata, un po’ per il peso che è più contenuto - 205 kg - un po’ per la facilità di guida che mette anche il guidatore più inesperto a proprio agio.
Il motore da 55 cv e 80 Nm di coppia a 3.200 giri è sempre pronto e brioso, senza però minimamentre strappare all’apertura del gas: un ottimo compromesso. Per quanto riguarda le sospensioni, il set up è azzeccato, abbastanza sostenuto nella guida brillante, ma mai troppo secco nell’utilizzo cittadino sulle strade rovinate; e l’impianto frenante, di certo non sportivo, è efficace e non mette mai in difficoltà la ciclistica.
Quanto costa, questa Scrambler? 10.800 euro.
Per la prova completa, vi rimandiamo al test eseguito lo scorso gennaio.
Bonneville T120
La seconda moto che abbiamo provato è stata la classica tra le classiche, la Bonneville T120. La T120 si posiziona un gradino più in alto rispetto alla Street Scrambler, e lo fa sia con il motore da 1.200 cc, con 80 cv e 105 Nm di coppia, ma anche con finiture più ricercate e dettagli più curati, come i filetti del serbatoio realizzati a mano e luci diurne a LED.
La ciclistica gode di un impianto frenante che, rispetto alla Street Scrambler, guadagna il doppio disco anteriore, che conferisce a questa classica da 240 kg una frenata più decisa, ma sempre ben modulabile e più adatta a far fronte alle prestazioni del motore da 1.200 cc, oltre che al peso maggiore.
A differenza della Scrambler, l'acceleratore ride-by-wire consente di scegliere tra due diverse mappature del motore – Road e Rain – che, in modalità Rain, consentono all’acceleratore di avere una risposta più pacata.
La seduta è comoda, non certo al livello di moto dal design più contemporaneo, ma questa impostazione di guida riporta il motociclista indietro nel tempo, senza stancarlo nelle lunghe percorrenze, anche grazie all’imbottitura generosa della sella.
In percorrenza, le vibrazioni sono quasi nulle e si sentono soltanto a regimi alti, ma è improbabile che vi ritroviate a spingere ad alte velocità con questa T120, un po’ perché non è una moto che porta ad andare veloci, e un po’ perché, sopratutto nel misto, quando il ritmo si fa più sostenuto, l’avantreno diventa pesante.
Il prezzo? 12.600 euro.
Per il test completo, vi rimandiamo alla prova di Maurizio Gissi.
Thruxton R
L’ultima moto che abbiamo testato è stata la Thruxton R, la più “spinta” all’interno della gamma delle classiche della Casa di Hinckley. Spinta sia dal punto di vista della posizione di guida che da quello delle prestazioni, grazie al propulsore da 1.200 cc High Torque che, a differenza di quello della T120, sprigiona 97 cv con una coppia di 112 nm.
Non solo potenza, per la Thruxton R, che infatti è dotata di una componentistica più raffinata rispetto agli altri modelli in gamma, e rispetto alla versione base del modello, con forcella Showa a steli rovesciati completamente regolabile e coppia di ammortizzatori posteriori, sempre regolabili, prodotti dalla Öhlins.
La posizione in sella, molto caricata in avanti, con il peso sui polsi, rende la guida parecchio divertente e coinvolgente, ma limita l’utilizzo a spostamenti non troppo lunghi: perfetta per la gita domenicale, un po’ meno se volete fare qualche giorno via, specialmente nel caso in cui doveste ospitare un passeggero. Azzeccatissimo il design da vera café racer, che la rende riconoscibile a colpo d’occhio.
Il prezzoè di 15.900 euro.
Qui la prova completa della Thruxton R.
Uno degli aspetti distintivi delle Triumph è l’alto livello di personalizzazione reso possibile grazie a quasi 150 accessori originali dedicati a ciascun modello, che permettono così di cucirsi addosso la propria moto.
Alla fine della nostra presa di contatto, possiamo affermare che la gamma Classic Triumph è composta da moto fruibili e godibili in diverse situazioni, dipendentemente dal modello in questione. La Bonneville T120, assieme alla Street Scrambler, la vediamo bene per viaggi a corto e medio raggio e non solo per le gite del weekend, mentre la Thruxton R è perfetta per divertirsi tra le curve e nel misto veloce, senza rinunciare ad un look in perfetto stile vintage. Non solo moto da bar, come le definisce qualcuno, ma vere moto fatte per essere godute appieno anche dai motociclisti navigati
Sempre in occasione dei 59 anni dalla nascita della prima Bonneville, Triumph ha indetto un concorso a premi per il quale tutti coloro che prenoteranno un test ride sul sito ufficiale di Triumph e lo effettueranno nel periodo compreso tra il 23 marzo e il 31 maggio, potranno partecipare all’estrazione della Bonneville T100 Special Edition Spirit of ’59. Grazie poi al meccanismo Instant Win, in palio anche giubbotti in pelle Triumph.
Per la Bonneville T100 Special Edition Spirit of ’59, Triumph Italia ha collaborato con Gianluca “Lucky” Croci, specializzato nei filetti fatti a mano e fondatore di Kaos Design, per creare una Triumph Modern Classic personalizzata e ispirata all’originale Bonnie del ’59.
“Le motociclette Triumph sono sempre state sinonimo della libertà esplosa nel '59 con l'iconica Bonneville T120 e ciò che rappresentava”, ha dichiarato Christophe Couet, Country Manager di Triumph Motorcycles. “Presentata per la prima volta nel '58, l'originale Bonnie cambiò il volto del motociclismo in tutto il mondo e creò una leggenda. La collaborazione con Kaos Design, celebra il sentimento di individualità che vive ancora oggi nella cultura che ci circonda e, naturalmente, in ogni Triumph.”
“Guidare una motocicletta customizzata significa mostrare ciò che sei e ciò in cui credi” - ha poi continuato Lucky Croci. “Si tratta di esprimere quella parte di te che ti separa dal resto della folla. Triumph è indubbiamente una parte fondamentale di questa cultura da 59 anni, e sono felice di poter prendere parte alla loro storia e alla storia motociclistica britannica”.
Abbiamo utilizzato:
Giacca Revi'it! Newton
Guanti Alpinestars Rage Drystar
Casco AGV K-5 S
Scarpe Rev'it Mohawk
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