Planet Explorer 2 South Africa. The Garden Route
Non riusciamo a credere ai nostri occhi. Dopo due giorni di trasferta alle spalle, con 1.350 chilometri percorsi e tanta di quell’acqua presa da non augurarlo nemmeno al nostro peggior nemico, rivediamo finalmente il sole! E dopo aver fatto beneficienza e solidarietà ci sentiamo così bene che decidiamo senza indugio di dedicare il primo giorno di bel tempo esclusivamente alla moto e al piacere di viaggiare, senza pensare ad altro.
E mentre in quasi tutto il Sud Africa continua ad imperversare maltempo e nubifragi qui a Porth Elisabeth il sole splende preannunciandoci che i 740 chilometri da percorrere oggi potrebbero essere un po’ meno duri e monotoni.
La strada è sempre la solita la N2, solo che a questa altezza è praticamente sviluppata nel lungo costa piuttosto che all’interno come lo era fino a poco tempo fa. La prima sosta avviene, e non a caso, dopo 250 chilometri dalla partenza e la ragione è uno dei punti più pittoreschi e panoramici dell’intero tratto. Siamo praticamente al capolinea della famosissima Garden Ruote, una strada così conosciuta che ovunque ti affacci con una cartina in mano, continua a ribadirti quanto sia bella, indimenticabile e piacevole da guidare, specie con una moto da granturismo. Il prima villaggio, molto turistico, ad onor del vero, che troviamo è Plettenberg Bay alla cui sommità si trovano due opposti tipi di interesse: il primo è una spiaggia per surfisti, a quanto dicono la più rinomata della zona per molteplici ragioni, dalle grandezza delle onde al fatto di essere piuttosto riparata come posizione. La seconda è il fatto di possedere una piccola riserva, frequentatissimo luogo di escursioni: Robberg Peninsula. In pratica questo paradiso naturale è un preziosissimo ecosistema africano nel quale convivono e interagiscono piante ed animali endemici in un ambiente che è per metà marino e per metà terrestre.
Il fatto che la Garden Route sia uno dei percorsi più suggestivi e visitati di tutto il Sud Africa sta nella sua grande varietà paesaggistica e, sebbene questa strada alla fine si estenda per soli 300 chilometri, da Plettenberg Bay fino a Mossel Bay, ciò che ritroviamo al suo interno, sia come vegetazione che come fauna, è davvero sorprendente. Nell’entroterra abbiamo laghi e lagune, ma anche dolci rilievi collinari e montagne, oppure foreste, con interessantissimi percorsi di trekking, per chi adora fare un po’ di avventura a piedi che, dopo centinaia di chilometri percorsi in moto, sicuramente non guasta affatto. L’altra faccia della Garden Route sono invece le spiagge, fra le più belle di tutto il Sud Africa e certamente offrono la possibilità di dedicarsi a moltissime attività, prima fra tutte il surf che in questa zona non è uno sport nazionale come alle Hawaii, ma ci si avvicina abbastanza.
E’ Knysna la città più importante che si incontra sulla Garden Route e tutto il suo appeal deriva dalla splendida laguna sulla quale si affaccia. In passato legata all’industria del legname destinato alle costruzioni navali e all’edilizia, Knysna oggi si rivolge perlopiù al turismo, da tempo infatti la sua laguna viene sempre più frequentata da appassionati di vela oltre ad avere numerosi allevamenti di ostriche. Uno stop sulla Garden Route per gustarsi un piatto tipico e poi via di fretta per completare i 740 chilometri di oggi che ci condurranno fino a Kansbaai, altra meta interessantissima di questo lungo costa, ma solo domani vi sveleremo il perché!
Luca Bracali