Schwantz e il tracciato di Austin: finalmente pace
Kevin Schwantz, campione del mondo 1993 su Suzuki 500 (in foto impegnato nell'ultima 8 ore di Suzuka) nonché leggenda indiscussa del Motomondiale, e il Circuit of The Americas hanno finalmente trovato un accordo che pone fine alla sgradevole vicenda legale che li ha visti scontrarsi per tutto l'anno passato. Il culmine - o il punto più basso, se preferite - della vicenda si è verificato quando, alla vigilia del primo Gran Premio sul tracciato di Austin a Kevin è stato vietato l'ingresso durante i test pre-gara e successivamente al Gran Premio che lui stesso, assieme a Ben Spies e Colin Edwards, ha contribuito a creare e a far crescere.
Stando al comunicato ufficiale diramato dagli organizzatori, Schwantz rivestirà il ruolo di ambasciatore ufficiale per il tracciato texano, lavorando nella promozione del Gran Premio del prossimo 13 aprile. Curiosamente (o forse no) distensive e del tutto prive di qualsivoglia polemica o accenno al passato le dichiarazioni di entrambe le parti in causa.
«Sono orgoglioso di diventare testimonial per le gare motociclistiche sul COTA, soprattutto alla vigilia del Gran Premio 2014» ha commentato Schwantz. «I Gran Premi sono stati la mia vita, e trovo molto stimolante aiutare il Circuit of the Americas nel marketing e nella promozione»
Sullo stesso tono, con una punta di involontario ridicolo viste le passate dichiarazioni, la replica di Bobby Epstein, presidente del COTA: «Io e Kevin abbiamo sempre condiviso il desiderio di vederlo far parte del Circuit of the Americas, ed è fantastico assistere a questo sogno diventare realtà. Una grande pista americana e un grande pilota americano nella stessa città non potevano continuare ad avere strade separate - il risultato è che i piloti, gli appassionati e le star del futuro beneficeranno tutti di questo accordo»
Il COTA lavorerà inoltre con Schwantz per raccogliere fondi da destinare alla Fondazione Simoncelli: da oggi a venerdì 4 aprile il Circuit of the Americas donerà all'istituzione benefica un dollaro per ogni biglietto venduto. «Sono grato al Circuito per il suo supporto alla Fondazione Simoncelli, un'istituzione importante per tutti noi che abbiamo conosciuto personalmente Marco e per i fan che ne hanno seguito la carriera» ha aggiunto Schwantz, a suo tempo molto legato al pilota romagnolo che aveva affettuosamente soprannominato "Ciccio". «Marco è stato un grande pilota è un amico molto speciale. Ora tutti i fan possono onorarne la memoria ed aiutare una causa importante acquistando un biglietto»
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