Aprilia RSV4: la prima senza Biaggi
Camier, Laverty e Haga ci sono andati vicini, ma è stato Chaz Davies – campione del mondo Supersport in carica, sempre in forze al team di Giuliano Rovelli – ad interrompere la maledizione che, evidentemente, impediva a piloti che non si chiamassero Max Biaggi di vincere in sella alla RSV4. La quattro cilindri di Noale, dimostratasi molto competitiva fin dall’esordio di sole tre stagioni fa, fino ad oggi aveva tagliato il traguardo in prima posizione solo guidata dal pilota romano.
La situazione sa un po’ di già visto: già ai tempi della RSV bicilindrica, la Superbike Aprilia a lungo era risultata vincente solo nelle mani di Troy Corser. C’erano volute tre stagioni e una giornata di grazia di Regis Laconi (Imola 2001) perché la leggenda venisse sfatata. Purtroppo l’anno successivo fu quello del tramonto dell’Aprilia: nonostante l’ingaggio di Noriyuki Haga lasciasse sperare nella conquista del primo titolo mondiale SBK per Aprilia, la stagione produsse solo risultati mediocri e terminò con il ritiro del team ufficiale.
Al suo rientro in Superbike – con la V4 attuale – Aprilia ha ingaggiato Biaggi e Nakano. Il giapponese però si infortunò gravemente quasi subito e, di fatto, non corse praticamente mai con la RSV4 – la prima, unica vittoria dell’anno arrivò a Brno. Naturalmente con Biaggi, che sarebbe stato anche l’unico a salirci sul podio non fosse stato per l’exploit del compianto Simoncelli: wild card ad Imola, il campione del mondo 250 dimostrò ben pochi timori reverenziali e conquistò il terzo posto in gara-2 con un’entrata alla Variante Bassa rimasta nella storia.
L’anno successivo arriva Leon Camier, fresco campione BSB. A fine anno Biaggi avrà dominato il campionato, ma sarà ancora una volta l’unico ad aver vinto con la RSV4. Stesso discorso nel 2011: Max abdica in favore di Carlos Checa, ma vince due manches ed è comunque l’unico a farlo. Curiosamente è Haga, protagonista di un gran finale di stagione, a sfiorare la vittoria in diverse occasioni – Camier, che tra l’altro con il suo metro e novantuno in sella alla minuscola RSV4 sembra ci stia per scommessa – appare ben meno competitivo.
L’arrivo di Laverty sembra dover cambiare la situazione, ma un po’ l’infortunio di inizio stagione, un po’ che arriva anche qualche briciolo di sfortuna, fatto sta che è ancora Biaggi l’unico a vincere in sella all'Aprilia RSV4 Factory. Almeno fino a domenica, quando è arrivato Davies – curiosamente, un pilota privato e non l’altro pilota ufficiale – a sfatare la leggenda.
I motivi di questa difficoltà nel vincere dei compagni di Biaggi è difficilmente spiegabile. Un po’ che di piloti come Max non ce ne sono tanti in giro, ma se era facile avere qualche dubbio su Camier e l’Haga degli ultimi anni, è ben più difficile considerare Laverty un fermo. Forse gran parte delle motivazioni sta nella natura molto particolare della RSV4: più vicina ad una GP che non ad una sportiva stradale già nella sua versione di serie, nella declinazione Superbike forse richiede più delle rivali una guida precisa e pulita per rendere al meglio. Una guida che spesso mal si concilia con lo stile di chi si è formato in Superbike.
Diversi piloti hanno osservato come la RSV4 ufficiale di Max avesse comportamenti diversi da tutte le altre moto in pista – che si tratti della caratteristiche di base dell’Aprilia o di un assetto particolare usato da Biaggi, fatto sta che con quel genere di guida e comportamento sull’Aprilia si potesse vincere. Con altri, finora, no. E non è un caso che sia stato Davies, che viene dalle piccole cilindrate bei GP e poi dalla Supersport, altra categoria che richiede massima pulizia e precisione, il pilota che ha interrotto la serie negativa dei… piloti Aprilia che non si chiamano Max Biaggi.
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Luca Scassa
speriamo possa rientrare l'anno prossimo con Rovelli
secondo me è un vero talento