BMW R18 WalzWerk. Ovvero il Concept R18 per tutti, o quasi
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Marcus Walz costruisce special da una trentina d'anni ed è uno dei più affermati customizer, fra i suoi clienti ci sono anche Brad Pitt e Kimi Raikkonen.
L'ultimo suo progetto in ordine di tempo riguarda la rielaborazione della BMW R18, un modello che la casa di Monaco ha sviluppato tendendo in considerazione la personalizzazione a misura del cliente. Come aveva già fatto con la serie R nineT ma in maniera ancora più profonda.
Non a caso ha anticipata il lancio della R18 coinvolgendo noti preparatori proprio per introdurre le potenzialità e il mood del Big Boxer in chiave custom.
La R18 come sappiamo è la prima di una serie di modelli sviluppati attorno a quella piattaforma motore/telaio, dopo la Classic sono infatti attese almeno una versione touring e una bobber.
La moto è stata accolta bene, come dimostrano i primi numeri di vendita, e va dato merito a BMW di non aver annacquato troppo l'anima della R18 Concept presentata a Villa d'Este nel 2019.
Tuttavia, secondo alcuni e lo stesso Marcus Walz, qualcosa è andato perso nel passaggio dal concept al modello di serie. Qualcosa che il customizer tedesco ha cercato di andare a riprendere.
Il risultato è la WalzWerk R18 che vedete qui. Una serie di dodici esemplari prodotti uno in ogni mese di quest'anno. I primi quattro sono già stati venduti, ma oltre alle moto complete la WalzWerk Motorcyckes di Hockenheim mette a disposizione molte parti speciali nate per questa serie speciale.
Si comincia con il kit Bobber che rivede la parte posteriore del telaio, aggiunge un sella sospesa monoposto e regolabile e si abbina alla ruota da 16 pollici (quella di serie) o a quella da 18 proposta nel kit ruote. L'ammortizzatore posteriore (Touratech) abbassa il retrotreno ed è comunque regolabile in altezza.
E' più corta di 60 mm anche la forcella, con molle e idraulica riviste, mentre il kit ruote a raggi da 21 pollici davanti e da 18 dietro (usano i mozzi di serie e sono adatte alle gomme tubeless 120/70 e 200/50 con relativa omologazione) dà un grosso contributo a modificare le proporzioni della moto e – le foto lo confermano – con indubbio risultato.
Sono disponibili diversi manubri (più stretti e bassi), riser, staffe per avanzare il faro e compattare l'avantreno, kit pedane, parafanghi dedicate alle nuove ruote, i comandi al manubrio con le frecce integrate alle manopole.
Il motore è rimasto quello di serie, ma ci sono terminali di scarico realizzati appositamente da SC Project.
Le cromature hanno lasciato il posto alle finiture in nero opaco oppure lucido, unica nota di colore il serbatoio il blu petrolio con filetti neri come da tradizione BMW.
Il colore blu riprende la Porsche 356 Speedster del 1957.
fonte WalzWerk Motorcycles
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AleFrasc, Torino (TO)Preparazione costosissima su una moto costosissima, ma é possibile che debba rimanere quella oscena copertura in plastica del radiatore olio? É inaccettabile già sulla moto di serie, figuriamoci su una special
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MAXPAYNE IT, Fusignano (RA)A me sembra un motocoltivatore, comunque....