Consigli per gli acquisti: la Stelvio e le sue rivali nel segmento 900/1100 cc
Quale Adventure con indole stradale scegliere? Da pochissimo abbiamo provato la Moto Guzzi Stelvio (a proposito: qui trovate il nostro contenuto speciale dedicato agli abbonati), una proposta della Casa italiana che dichiara nel proprio mirino il segmento delle Travel Enduro o Adventure con ruota anteriore da 19 pollici e motore con una cubatura compresa tra 900 e 1100 cc, e così abbiamo deciso di mettere a confronto alcune delle sue rivali attraverso le nostre prove. Si tratta, a ben vedere, di un segmento popolato da novità assolute come la nuova Honda Africa Twin AS con cerchio anteriore da 19 pollici, o affermate compagne di viaggio come la Suzuki V-Strom 1050 DE e la Ducati Multistrada V2, oppure la rinnovata Triumph Tiger 900. Vediamole una per una!
Ducati Multistrada V2
Proposta di Ducati con elevato grado di versatilità, la Multistrada V2 è disponibile anche in versione S con sospensioni a controllo elettronico Skyhook, ed è dotata del motore Testastretta 11°, di 937 cc, con distribuzione desmodromica, quattro valvole per cilindro, raffreddato ad acqua con 113 cavalli a 9.000 giri e 96 Nm a 6.750 giri. L'altezza della sella è a 830 mm da terra, ma sono disponibili anche due modelli di altezze differenti, rispettivamente 850 e 820 mm. Il prezzo di listino della versione standard è di 15.990 euro f.c.
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Honda Africa Twin CRF 1100L Adventure Sports
La famiglia delle Africa Twin dal 2024 offre anche un modello con cerchio anteriore da 19 pollici: la CRF 1100L Adventure Sports. Mossa dal noto bicilindrico parallelo Unicam, fasato a 270°, 8 valvole di 1.084 cc con una potenza massima di 102 CV a 7.500 gir e con un picco di coppia massima di 112 Nm a 5.500 giri/min. C'è anche in versione DCT e sono presenti le sospensioni Showa EERA (Electronically Equipped Ride Adjustment) a controllo elettronico. La sella è posta a 855 mm (ribassabile a 835 mm). Il prezzo parte da 19.290 euro f.c.
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Moto Guzzi Stelvio
É la seconda Moto Guzzi dotata del nuovo propulsore compact block raffreddato a liquido, a differenza della V100 Mandello però presenta il cerchio anteriore a raggi da 19 pollici ma in realtà la moto non è derivata dalla sport-tourer quanto un progetto partito parallelamente. Contrassegnata dall'essere l'unica del lotto con trasmissione finale ad albero cardanico e inoltre con regolazione elettrica dell'altezza dell cupolino, i dati salienti parlano di 115 CV a 8.700 giri/min e 105 Nm a 6.750 giri/min, con un allungo che permette di spingersi fino a 9.500 giri/min e con l’82% della coppia massima disponibile già da 3.500 giri/min. La sella del pilota è posta a 830 mm da terra, il prezzo per la versione standard è di 16.499 euro franco concessionario per la versione standard ma se si desidera il top rappresentato dalla versione dotata di PFF Rider Assistance Solution e il prezzo sale fino a 17.299 Euro f.c.
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Suzuki V-Strom 1050
Sorella più stradale della versione DE, la Suzuki V-Strom 1050 presenta un cerchio anteriore in lega da 19 pollici di diametro e garantisce 10 kg in meno di peso rispetto alla versione più fuoristradistica che ha anche . Il motore è il bicilindrico a V di 90° da 107 CV e il telaio è fondato su una struttura a doppio trave in alluminio. La sella si trova a 855 mm da terra e il prezzo è di 15.290 euro f.c.
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Triumph Tiger 900 GT Pro
L'Adventure inglese è stata rinnovata per il 2024: sono nuovi il frontale, la strumentazione e i fianchetti, ma anche il motore con nuovi pistoni, alberi a camme e scarico. La potenza del tre cilindri 12 valvole arriva così a 108 cv a 9.500 giri (prima erano 95), ma anche la coppia aumenta fino a raggiungere i 90 Nm a 6.850 giri. La sella è a 820 mm da terra ma è regolabile per altri 20 mm, ed è disponibile come accessorio una sella ribassata riscaldata che riduce l'altezza della sella di ulteriori 20 mm. Il listino della Triumph Tiger 900 GT Pro parte da 16.595 euro f.c
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Del resto il cardano è accoppiato allo splendido ed ora finalmente moderno, motore Vtrasversale di Guzzi. Peccato per le sovrastrutture a mio avviso, anonime.
Peccato aver abbandonato l'impronta stilistica della Stelvio1200 senza invece cercare di migliorarla; inoltre avrebbe portato ad un "family feeling" comune con la sorellina V85.