Dakar 2014. Honda CRF450 Rally, KTM e le nuove che verranno
La prima è Honda. Ha presentato la nuova CRF450 Rally per la Dakar 2014. Lo ha fatto a Sao Paolo, quasi in sordina e un po’ a sorpresa, ma solo per scelta dei tempi e entità delle informazioni fornite. Poche. Non è comunque un segreto che il progetto della nuova moto era stato lanciato contestualmente allo scadere della Dakar 2013, insieme a un programma sportivo che è stato definito alla fine di maggio e che ha visto la luce al Mugello. La grande novità era allora l’accordo con Joan Barreda e Paulo Gonçalves, che ha portato all’”assorbimento” della struttura portante del Team SpeedBrain capitanato da Wolfgang Fischer.
Meno noto è che Honda, tornata ufficialmente con il Team HRC alla Dakar 2013, dopo 24 anni di assenza, ha lavorato sullo sviluppo della nuova moto partendo da un prototipo-step durante la primavera, e che quella presentata in Brasile è la seconda evoluzione, questa volta definitiva, della moto che, dopo il Desafio in Argentina, è entrata nella fase finale di realizzazione per essere testata in California. Le informazioni tecniche ufficiali sono pressoché nulle, come è giusto che sia trattandosi di un vero e proprio prototipo da gara, ma la moto che parteciperà alla Dakar 2014, passando per i test in Marocco per il collaudo e la messa a punto finali, è fondamentalmente e completamente nuova.
Le immagini diffuse portano la conferma di gran parte delle evoluzioni di cui è stata oggetto la ciclistica e le sovrastrutture, ed il risultato “visivo” è una moto semplicemente bellissima, molto ben profilata aerodinamicamente, leggera e stretta, agile e perfettamente in linea con i dettami della nuova configurazione che ha assunto la Dakar nelle ultime edizioni sudamericane. Per la realizzazione delle sovrastrutture, due serbatoi anteriori con un baricentro molto basso, un “monocorpo” posteriore, convogliatori carenati e protezioni laterali e inferiori, è stato fatto largo uso di leghe d’alluminio e della fibra di carbonio. La parte anteriore della nuova moto completa l’evoluzione stilistica della CRF 450 Rally 2013 con l’abbandono della carena integrale. Al suo posto, un esteso “cupolino” in lexan trasparente, che ha anche il compito di proteggere la “plancia” della strumentazione solidale al cannotto di sterzo, le apparecchiature di emergenza come Sentinel e IriTrack e, in parte, un radiatore supplementare per il raffreddamento del lubrificante. Del motore, le note ufficiali si limitano a dire che è stata conservata l’iniezione elettronica PGM-FI sviluppata da Honda. Quanto basta per confermare che anche sul propulsore della nuova moto, che adotterà coperture Metzeler e sospensioni Showa, si è lavorato come si è soliti fare in HRC, dipartimento “Racing” della Casa giapponese, ovvero senza compromessi per quanto riguarda la ricerca e l’ottenimento di prestazioni e affidabilità. Nel programma CRF450 Rally, per il 2014, anche lo sviluppo e la distribuzione della moto per i clienti. Come è ormai noto il Team HRC, direttore Katsumi Yamazaki e general manager Martino Bianchi, potrà contare, oltre che sulla collaudata coppia Barreda-Gonçalves, anche sui Piloti che per primi hanno corso con la CRF450 Rally 2013, il portoghese Helder Rodrigues, Campione del Mondo 2011, l’argentino Javier Pizzolito e l’inglese di stanza a Dubai Sam Sunderland. Nessun dubbio o segreti, invece, sull’obiettivo per cui è stata elaborata e realizzata la nuova CRF450 Rally, anch’esso non rivelato “ufficialmente” in questa occasione.
Intanto ci si avvicina rapidamente alla presentazione di altre due novità importanti per la Dakar 2014. Da una parte, questione di giorni, c’è la nuova KTM 450 Factory Rally, già definita da tempo e “segretamente” oggetto di numerosi test, che sarà portata in gara da Marc Coma, Ruben Faria e Kurt Caselli, mentre Francisco “Chaleco” Lopez continuerà a correre con la “vecchia” moto detentrice della Dakar. Anche la nuova KTM, che debutterà ufficialmente in Marocco per l’ultima tappa del Mondiale 2013, è una moto molto bella e, in parte, rivoluzionaria, a conferma del fatto che anche il design è entrato a far parte dei prototipi da Rally in considerazione di un loro sviluppo in termini commerciali.
Dall’altra parte c’è lo sviluppo della nuova Yamaha YZF 450, di cui si sta occupando Cyril Despres e che sarà affidata, oltre al cinque volte vincitore della Dakar, anche al giovane Michael Metge “arruolato” quest’anno come portatore d’acqua di Despres. La moto portata in gara al Dakar Series Desafio Inca in Perù è stata costretta al ritiro, ma si trattava solo di uno step-laboratorio di sviluppo, non ancora comprensivo di tutte le innovazioni che verranno introdotte nella moto definitiva.
Mentre anche Sherco e Gas Gas continuano a sviluppare su linee più tradizionali le loro Moto per la Dakar, resta da dire della SpeedBrain 450R. La moto nata da una costola della BMW da Enduro per opera di Wolgang Fischer, e che ha corso la scorsa Dakar con il Marchio Husqvarna, ha subìto un’evoluzione di dettaglio mirata alla “riconquista” dell’affidabilità, ed è singolare notare che nel giro di un solo anno la SpeedBrain, questo è il nome e il Marchio della moto, è adesso il più “vecchio” dei prototipi sviluppati in chiave Dakar. Per il resto è la moto originale e velocissima vincitrice in Egitto e portata alla Dakar da Barreda, Gonçalves e Botturi. Del trio, per la Dakar 2014, resterà solo Botturi, ma si aggiungeranno intanto il boliviano Juan Carlos Salvatierra e Paolo Ceci.
Fascino
Sono decisamente stupende, nella loro linea, tecnica e nelle emozioni che trasmettono.
Ed è un peccato che non vengano, con le opportune modifiche, inserite a listino.