Ducati: ricavi e risultato operativo 2021 da record. I modelli più venduti
Dei numeri di vendita da record ottenuti da Ducati nel mondo nel corso del 2021 abbiamo scritto a inizio gennaio.
Numeri ottenuti in un contesto ancora difficile per quanto riguarda la carenza di componenti e le difficoltà di approvvigionamento.
Audi ha presentato oggi il report sull'anno fiscale 2021 che comprende anche i dati finanziari della controllata Ducati.
Le 59.447 moto consegnate nel mondo nel 2021 hanno valso un incremento del 24% sul 2020. Un anno da parte sua in calo del 9,8% a causa della pandemia, che nelle vendite motociclistiche complessive ha avuto impatto negativo del 18%.
Meglio anche del 2019
Le quasi 60.000 Ducati vendute l'anno scorso valgono anche un +12% nei confronti di un 2019 “normale”. Il precedente primato di vendite per Ducati risaliva al 2017 con 55.971 unità.
Nel 2021 i ricavi si sono attestati a 878 milioni di euro: +30% rispetto ai 676 milioni del 2020 e +23% nei confronti dei 716 incassati nel 2019.
Il risultato operativo ha stabilito un altro primato toccando i 61 milioni di euro. L'incremento è del 154% sull'anno 2020 (24 milioni) e del 18% sul 2019 (52 milioni).
Il margine operativo, la redditività delle vendite, è stato del 7%, rispetto al 4% del 2020 e confermando il 7% del 2019.
Secondo la prevista espansione della gamma offerta, la società prevede che il margine possa salire fra l'8 e il 10% entro il 2030 e che possa superare il 10% dopo quella data.
600 milioni di investimenti
E' previsto un piano di investimenti di 600 milioni di euro nel periodo 2022-2026, mentre l'anno scorso il numero dei dipendenti è salito a 1.967, +9,8%. Sempre l'anno scorso sono state aperte 84 nuove concessionarie Ducati nel mondo, che hanno portato a 790 le concessionarie pr5esenti in oltre novanta Paesi.
Oltre a Borgo Panigale, Ducati ha due siti produttivi e di assemblaggio in Thailandia e Brasile.
La Multi V4 ha tirato il gruppo
Passando ai modelli venduti l'anno scorso, è stata la novità Multistrada V4 a porsi al primo posto con 9.957 esemplari: è stata ad esempio la Ducati più venduta in Italia e Germania.
Per importanza vengono poi la famiglia Scrambler (10.930 unità, +18) e la serie Monster (8.734). Proprio il segmento naked è stato il maggiore in termini di volumi: Monster, Diavel e Streetfighter ha superato le 19.000 vendite cogliendo un +17,7%.
Incremento molto sostenuto invece per la famiglia che somma Multistrada e Hypermotard, grazie a 17.461 consegne nel mondo ha registrato un +41%. Terza si è piazzata la serie dei modelli super sportivi (ovvero Panigale e SuperSport) con poco più di 12.000 vendite con +23,7% sull'anno precedente.
L'Europa ha pesato l'anno scorso per il 50% delle vendite (contro il 52% del 2020). E l'Italia è il primo mercato europeo, con con 8.707 moto e un incremento del 23%, poi viene la Germania che un altro storico mercato per le moto di Bologna: 6.107 esemplari venduti e un +11%.
Gli Stati Uniti hanno strappato il primo posto assoluto all'Italia, grazie a una crescita del 32% che ha portato a 9.007 vendite.
Altri mercati in espansione sonio stati quelli cinese (4.901 moto e +21%), francese (4.352 e +12%) e del Regno Unito con 2.941 moto e un +30%.
“È difficile commentare i risultati economici senza tenere in considerazione il conflitto in corso in Ucraina - è stato il commento di Claudio Domenicali, CEO Ducati -. Auspico davvero che le ostilità giungano al più presto al termine. Veniamo da un anno già particolarmente complesso, durante il quale abbiamo affrontato difficoltà legate alla crisi di approvvigionamento in corso. Grazie a una grande flessibilità e a un dialogo costante con i nostri partner e con il sindacato, in Ducati siamo stati in grado di soddisfare un numero record di appassionati clienti, ottenendo numeri eccellenti anche sulla performance finanziaria. Questi risultati sono il frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto ogni singolo dipendente Ducati a Borgo Panigale, nelle filiali e nei concessionari di tutto il mondo, oltre a un parco selezionato di fornitori di grande qualità. Voglio ringraziare tutti loro per la passione e per l'impegno, così come tutti i Ducatisti che ci hanno dato fiducia scegliendo le nostre moto”.
Un tempo il ducatista era una tipologia molto specifica e radicale.
Ora il mercato si è allargato enormemente e il brand gode di grande considerazione percepito come "premium" anche con modelli che sono in linea con la concorrenza.
Ma per piacere!
Aumentano i milionari(buon per loro),e guardi i tiggi' sembra che il mondo finisca domattina.
Ma per piacere! Brava Ducati,d'altronde fa moto bellissime e tecnologicamente all'avanguardia(quasi sempre).
Rimangono bei sogni per chi puo'permettersele,ma a quanto pare ,sono nicchie in costante aumento!