Ignite Straight Six: due BMW K1600GTL molto special
Non sappiamo se sia stata la Krugger K1600 NURBS a dare il via al progetto messo in pista da BMW Motorrad Japan, certo è che prima dell’opera d’arte di Fred Bertrand, vincitrice dell’AMD 2014 ad Intermot 2014, a ben pochi sarebbe venuto in mente di usare la sei cilindri di Monaco come base per una special.
Volendo andare sugli stereotipi potremmo dire che la follia dei giapponesi non ha limite, ed ecco quindi il progetto Ignite Straight Six (Accensione del sei in linea, NdA) che ha offerto ai due specialisti del Sol Levante Hot Dock Custom Cycles e Ken’s Factory l’opportunità di essere protagonisti di un’iniziativa vicina alla R NineT Custom Project, i cui risultati abbiamo potuto ammirare ad EICMA.
Kenji Kawakita (Hot Dock Custom Cycles) ha dato vita alla Jagannate – la traslitterazione della pronuncia giapponese dell’inglese Juggernaut, a sua volta derivante dal Sanscrito, che indica una forza inarrestabile e che troviamo riportata sul serbatoio.
Una special post-atomica le cui sovrastrutture sono state realizzate interamente in alluminio, con modifiche alla sostanza che si limitano ad uno scarico dalla differente foggia. Notevole l’effetto usura sulle componenti di telaio e motore, che danno un che di militaresco all’intero insieme.
Completamente diversa l’interpretazione di Kenji Nagai (Ken’s Factory), che ha trasformato la GTL in una dragster minimalista e di grande fascino. Protagonisti, oltre alle sovrastrutture tirate al minimo e al forcellone allungato, i due cerchi maggiorati da 20 pollici che cambiano radicalmente le proporzioni dell’insieme, facendo apparire la sei cilindri più bassa di quanto non sia realmente.
Anche in questo caso tutte le sovrastrutture, compresi il (non del tutto inedito) cupolino e la sella sono state realizzate in alluminio.
quanto tempo e quanto denaro sprecati, e due moto distrutte!!!!