MV Agusta F3: le normative giapponesi colpiscono ancora
"L'orrore... l'orrore" pronunciava il Marlon Brando di Apocalypse Now nella memorabile interpretazione della morte del Colonnello Kurtz.
La reazione di chi vede per la prima volta le foto della MV Agusta F3 nella sua versione per il mercato giapponese magari non arriverà al decesso, ma un minimo di repulsione per la devastazione estetica necessaria ad omologare l'opera d'arte varesina secondo le draconiane normative in vigore nel paese del Sol Levante sicuramente la proverà.
Lo stesso affronto era già toccato alla Ducati 1199 Panigale qualche mese fa, con risultati non dissimili. La legislazione nipponica infatti impone limiti in termini di emissioni (tanto inquinanti quanto di rumore) nettamente più stringenti di quanto non avviene in Europa, costringendo i costruttori a ricorrere a soluzioni di fortuna soprattutto nel caso delle sportive. Soluzioni che oltre a deturpare esteticamente opere d'arte come le due moto citate peggiorano sensibilmente anche l'erogazione, la potenza massima e il bilanciamento dei pesi.
Soluzioni che inevitabilmente vengono mantenute sulla moto per il solo tempo necessario ad omologarle: come per Ducati, anche MV fornisce a corredo della moto l'impianto di scarico originale "per solo uso in circuito" che - supponiamo, certi di non essere lontani dalla verità - vengono immediatamente montati dai clienti all'atto della consegna della moto.
La situazione è particolarmente critica sulle moto sportive più estreme, dove da un lato la concentrazione delle masse è un aspetto sempre più importante e porta allo sviluppo di impianto di scarico ridotti al minimo indispensabile (e quindi difficilmente silenziabili più di quanto non sia previsto in origine) e dall'altro è necessario mantenere una 'voce' grintosa ed evocativa.
Una situazione non molto dissimile a quella delle enduro da competizione, dove lo scarico "strozzato" è poco più di un escamotage necessario a passare sotto le forche caudine dell'omologazione e viene prontamente cestinato - in favore di quello con cui la moto è stata pensata e realizzata - al primo impiego del mezzo. Tutto il mondo è paese?
Fonte: MV Agusta Japan
Pensavo peggio
offesa all'Arte!!