Suzuki Katana 1100 IMB.14: retrò racer anni Settanta
Mettere mano a un mostro sacro dello stile quale è stata la Suzuki Katana 1100 è tutt'altro che semplice. Anche per questo motivo il lavoro estetico svolto da Maurizio Carraro, della trevigiana Imbarcadero 14 Venice, si fa notare.
Gli spigoli della Katana sono spariti quasi del tutto e ora le linee sono diventate più sinuose, ma sempre con l'andamento mosso tre io frontale, il serbatoio, le fiancatine e la sella che è stato alla base dell'intuizione stilistica della prima Katana che rinunciava all'imperante andamento orizzontale dell'insieme.
La moto è stata realizzata su richiesta di un cliente che voleva una café racer e la base di partenza è stata appunto una Suzuki Katana 1100 del 1986, ultima anno di produzione di quella originale quattro cilindri.
Le nuove sovrastrutture, serbatoio e spoiler inferiore compresi, sono state costruite lavorando la lamiera di alluminio e si è reso necessario modificare il telaietto reggisella e costruire i supporti della mezza carenatura solidale al telaio.
Il manubrio in due pezzi è quello originale, ma sono cambiati staffe e comandi a pedale (Tarozzi), nell'arrotondato frontale sono stati montati due faretti a led sovrapposti all'interno della tabella portanumero gialla. I colori sono quelli della Suzuki 500 XR14 del Team inglese Heron, con le quali nel 1976 corse Barry Sheene e il cui personale numero 7 - che conservò anche da campione del mondo - campeggia sulla coda della moto.
Il telaio e la forcella sono quelle della Katana di serie, la sospensione anteriore è stata modificata internante, mentre dietro ci sono due nuovi ammortizzatori piggy back regolabili e di maggiore lunghezza.
Anche le ruote (l'anteriore è da 19 pollici) e l'impianto frenante sono della Suzuki originale; nuove sono le tubazioni in treccia metallica e la verniciatura color magnesio dei cerchi.
Il motore è stato revisionato internamente ed esternamente e mantiene la bella colorazione in nero lucido alternato all'alluminio naturale. Il tocco finale è arrivato dallo scarico quattro in uno con doppio silenziatore finale della VireX.
foto da BikeExif.com