Yamaha TMAX in versione tre ruote. Diverso dalla Niken
Se è vero che Piaggio ha aperto la strada dei veicoli a tre ruote basculanti di serie (perlomeno per quelli con la coppia di ruote all'avantreno) con il suo MP3 del 2006, è altrettanto vero che Yamaha è diventata la casa maggiormente impegnata nei veicoli che essa stessa definisce LMW, ovvero leaning-multi-wheel.
In vendita ci sono la gamma degli scooter Tricity e la moto Niken, mentre allo stadio di test su strada sono arrivati anche dei modelli a quattro ruote.
Recenti disegni di brevetto mostrano quello che si può banalmente sintetizzare come un TMAX a tre ruote.
Che si tratti di qualcosa di più di un semplice brevetto depositato lo dicono l'impegno promesso da Yamaha nell'ampliare la sua offerta di multiruota e il fatto che una proposta del genere è inedita (Honda ha mostrato da parte sua il concept Neowing nel 2015) e molti sostengono che un mezzo così troverebbe spazio nel mercato dei prossimi anni.
La novità è certamente nell'avantreno che, a differenza di Niken e dei Tricity, impiega una nuova soluzione ciclistica strettamente derivata dai Brudeli 625 e 645. Ovvero due veicoli costruiti dalla norvegese Brudeli Tech, i cui primi prototipi marcianti risalgono al 2003, che abbiamo visto a Intermot 2008 in versione omologata europea (con il nome Leanster e spinti da un motore KTM 690).
I brevetti di questi due modelli sono stati acquistati da Yamaha alla fine del 2017.
Il primo frutto di quella acquisizione è stato il concept MW-Vision, qui sotto, che Yamaha ha esposto al Tokyo Motor Show del 2019.
L'avantreno Brudeli utilizza uno schema a doppio braccio oscillante di scuola automobilistica, che ha il vantaggio di abbassare i punti di ancoraggio della sospensione e il baricentro del veicolo.
La sua articolazione – utilizza un montante centrale - permette ovviamente la possibilità che le ruote si inclinino, diversamente dallo schema delle vetture. Peraltro, la particolare geometria adottata dalla Niken fa sì che la ruota interna abbia un'inclinazione diversa rispetto a quella esterna: il che finisce per migliorare la tenuta di strada, e quindi le caratteristiche di guida.
I disegni di brevetto Yamaha, pubblicati dal sito americano Cycle World, illustrano le sue componenti abbinandole al gruppo motore-telaio-trasmissione di un TMAX 560.
Un altro elemento interessante, e inedito, è un attuatore elettrico montato alle spalle della sospensione anteriore (disegno qui sopra) che potrebbe fungere da controllo della stabilità, mentre un terzo freno a disco coassiale all'attuatore dovrebbe servire a mantenere il veicolo in posizione verticale durante le soste.
Da ultimo va ricordato che poco più di un anno fa Yamaha ha mostrato una sua road map per i modelli a tre ruote del triennio 2019-2021.
La slide, visibile qui sopra, mostrava i Tricity 125 e 150, la Niken, il 3CT, poi diventato Tricity 300 di produzione, il monopattino elettrico a tre ruote Tritown, il concept MWC-4 (versione a quattro ruote del "tre ruote" MW-Vision) e la sagoma di un altro "tre ruote" indefinito: che quest'ultimo sia proprio il TMAX – chiamiamolo così per semplicità – che compare nel brevetto?
Se è compreso o meno nel programma Yamaha 2021 dovremmo scoprirlo fra non molto tempo.
Non è un caso che a Parigi è vendutissimo,Piaggio fu poi seguita da altri...
Ma funziona a mio avviso solo per la citta..l'insuccesso della Niken ne è la dimostrazione...poi fra 10 anni le cose cambieranno...