Honda CRF-RX 2020: Potenza sotto controllo
Le moto vere sono da provare nei percorsi veri e, come è giusto che sia, Honda ci porta a provare la nuova gamma RX, in uno dei più rinomati percorsi di enduro del nord Italia, niente di meno che all’Offroad Park di Arco di Trento. Qui in poco spazio abbiamo modo di provare le nuove moto del marchio alato in differenti situazioni e le possiamo mettere sotto torchio per comprenderne appieno pregi e difetti .
I tecnici giapponesi sono ormai affiatati anche con la gamma enduro e sulle 2020 hanno introdotto diversi accorgimenti che le rendono ancora più competitive ma soprattutto facili da utilizzare.
Da sempre sali in sella ad una rossa e ti senti subito a casa. Gli ingombri sono studiati appositamente per dare spazio al pilota e facilitare i movimenti in sella, con una seduta lunga, snella e piatta che va a morire sul tappo del serbatoio, più ingombrante rispetto alle sorelle cross, ma sempre molto discreto. Il comparto comandi è sempre da riferimento con una triangolazione tra sella, pedane e manubrio davvero azzeccata. Sei “sopra” alla moto in una posizione aggressiva e nonostante questo hai un avantreno bello aperto, forse - in qualche occasione - fin troppo.
L'impianto frenante anteriore vede l'arrivo di una pinza a pistoncini differenziati, più modulabile, che lavora un disco a margherita da 260 mm; al posteriore l'unità ha diametro di 240 mm e pinza a singolo pistoncino. I cerchi sono in alluminio a finitura nera, con raggi a montaggio diretto più leggeri per ridurre le masse non sospese.
Spostandosi sul manubrio troviamo una leva frizione molto precisa nonostante un comando ancora a cavo; sempre sulla plancia di controllo troviamo a sinistra il bottone che permette di selezionare una delle 3 mappature (standard, soft e aggressive) e, sui modelli di maggior cilindrata, anche il comando del traction control. A completare il quadro troviamo la strumentazione elettronica, completa di tutte le informazioni principali.
CRF 250 e 300 RX
Le piccole di casa Honda seguono gli upgrade di riferimento già inseriti sui modelli cross 2020, ovvero il telaio di settima generazione, la nuova geometria della ciclistica e le sospensioni Showa più aggiornate. Il punto forte però è l’evoluzione del motore, capace ora di erogare più coppia ai bassi e medi regimi grazie ai progressi fatti sulla termica. I tecnici si sono concentrati sulla camera di combustione, ottenendo una migliorata sfruttabilità della coppia ed allo stesso tempo, tirando fuori qualche cavallo in più in alto.
Anche il cambio è stato modificato, ravvicinando seconda e terza marcia per ridurre il calo di giri in innesto. Da ultimo, i tecnici sono intervenuti sull’elettronica, armonizzando tutte le modifiche effettuate.
Dal punto di vista sospensioni le due RX "piccole" sono state ammorbidite nel supporto e nella progressività. Da notare come le moto provate fossero abbastanza sfilate di forcella e con un neutro a 5, ottimo per i tratti veloci, ma più impegnativo per i tratti stretti e nelle curve in sequenza. In sostanza alle Honda piace andare forte ed è in questi settori che danno il meglio di sé, mentre nel lento e nel bucato alle basse velocità tendono a picchiare nelle mani ed essere un tantino nervose.
La piccola 250 è un bel peperino, agile e sul pezzo in molte situazioni, ma devi essere comunque pronto ad una guida agile e sempre sul gas. La direzionalità è ottima, come tutte le Honda quando sali in sella ti senti subito a casa, e i cambi di direzione sono facili ed intuitivi.
Salendo di cubatura, grazie ad un cilindro ed un pistone Athena, si ottiene un po’ più di coppia che nel misto è di grande aiuto. Dove curvi in seconda con il 250, con la 300 si può buttare una marcia in più, cosa che ti permette spesso di veleggiare sopra le classiche buche di accelerazione in maniera molto più dinamica. Il vantaggio è che questo notevole aumento di coppia non richiede sacrifici in termini di dinamica di guida.
CRF 400 e 450
Arriva anche sulle regine da enduro l’utilissimo controllo di trazione HSTC – Honda Selectable Torque Control – a 3 livelli, in modo da soddisfare le esigenze del pilota in qualsiasi condizione di aderenza così da contare su una trazione più efficace che si trasforma in una spinta più omogenea.
A questo si abbina l’ormai noto switch delle mappature che assieme all’HSTC portano a 12 le differenti soluzioni attuabili. Il nuovo sensore di controllo non sfrutta sensori di velocità delle ruote e mantiene un’eccellente sensazione di controllo sul comando del gas. Il suo funzionamento avviene ritardando l’accensione e riducendo l’iniezione di carburante quando vengono rilevati cambi eccessivamente repentini nel regime di rotazione, incompatibili con la possibilità di una effettiva spinta in avanti.
Se sulle piccole ho apprezzato maggiormente la derivata 300, fra le grandi ho preferito la 450 perchè grazie a un elettronica dalla precisione millimetrica è possibile gestire agevolmente anche tutta la potenza della regina. Il 400, derivato invece dalla stessa base termica con la modifica del pistone a bassa compressione e cilindro Athena, perde di brio senza che questo vada a vantaggio della massa in movimento generale. Sicuramente la 400 è meno impegnativa dal punto di vista fisico, ma a fine giornata ritengo che la coppia della grande, gestita elettronicamente è la scelta più efficace sia per le gare che per una semplice passeggiata tra amici.
In sella la percezione del nuovo sistema è evidente e gli step di attivazione sono notevoli. Tenendo il traction in off si ottiene, in sostanza, la 450 2019, ma iniziando a salire di livello si percepisce nettamente il lavoro dell’elettronica. Ad Arco ho preferito la mappa 3, quella denominata Aggressive, abbinata al controllo di trazione a 3. In questo modo si ottiene una moto pronta e reattiva, ma sempre sotto controllo anche quando ti scappa un pochino la mano sul gas.
La CRF si distende in maniera più lineare e progressiva, impegnandoti molto meno dal punto di vista fisico. Risultato è che ti butti sul gas con maggiore sicurezza perché se anche esageri ci pensa lei a salvarti la vita. Quando poi passi la fase centrale torna ad essere la CRF di sempre e se vuoi potenza ne hai fino alla nausea.
Dal punto di vista ciclistico, il nuovo setup delle sospensioni, rende la moto più stabile e sicura, e ciò ti permette di osare un pò di più. Il nuovo bilanciamento infine ottimizza l’inserimento in curva che ora risulta più preciso.
Versioni e allestimenti
Per il 2020 Honda propone la gamma Special, ricca di accorgimenti e dettagli di maggior valore, come i vari componenti in ergal, protezioni motore, grafiche differenti, coperchio ReKluse e tante piccole chicche. In fase d’acquisto è possibile anche comprare ad un prezzo speciale anche la frizione Rekluse completa ed il magnifico impianto di scarico Termignoni.
Honda dunque crede fortemente nel prodotto Enduro e propone anche per il 2020 una gamma davvero completa e per ogni genere di utilizzo. 4 cilindrate di riferimento, 2 gli allestimenti tra cui scegliere ed a queste si affianca la linea XR, più easy, ma altrettanto pronto gara.
Sono stati utilizzati
- Casco: Acerbis
- Occhiali : Ariete
- Maglia: Acerbis
- Pantaloni: Acerbis
- Guanti: Acerbis
- Stivali: Acerbis
Maggiori informazioni
Moto: Honda CRF 250/300/400/450 MY 2020
Data pubblicazione: 18 dicembre 2019
Luogo: Offroad Park, Arco di Trento
Foto di Davide Messora per Honda
Video di Luca Piffaretti per Honda
cambio del cross (con prima da cancelletto), assenza di vaso di espansione e ventola, frizione a cavo…
insomma, le europee sono anni luce avanti