Yamaha Super Ténéré XT 1200ZE
La perfezionistaFamiglia allargata
Aumentano i componenti della famiglia Super Ténéré, nel 2014 alla moto che conosciamo da quattro anni si unisce la versione XT 1200ZE, dotata delle sospensioni a regolazione elettronica sia del precarico che dell'idraulica. Non sono sospensioni attive o semi-attive, capaci cioè di variare la propria taratura in modo adattivo durante la guida; permettono di modificare il setting della forcella e del mono ammortizzatore agendo in modo molto semplice sul blocchetto di sinistra.
Elettronica: nuova e affidabile
La Yamaha Super Ténéré XT 1200ZE riceve un aggiustamento nella regolazione del D-Mode (le mappe del motore). Si hanno ancora due mappature, che risultano meglio rifinite rispetto al passato. La standard T dona un'erogazione graduale senza essere fiacca come prima, mentre la S diverte senza per questo essere brusca. C'è ancora il controllo di trazione TCS, che può essere facilmente escluso in fuoristrada. E c'è ancora l'ABS, che non si può eliminare se non con una procedura un po' macchinosa ma efficace (la moto va posta sul cavalletto centrale e va fatto girare il motore con una marcia inserita finché la spia dell'ABS diventa fissa, indicandone l'esclusione). C'è poi il cruise control che deriva da quello progettato per equipaggiare la FJR 1300.
La grande novità della Yamaha Super Ténéré XT 1200ZE sono le sospensioni elettroniche realizzate dalla Casa di Iwata insieme ai tecnici di Kayaba. La centralina elettronica agisce sul motore elettrico che varia il precarico della molla su quattro livelli (pilota, pilota più bagaglio, pilota con passeggero, pilota con passeggero più bagaglio). Ci sono poi i motori passo passo che intervengono sull'idraulica sia della forcella a steli rovesciati da 43 mm che del mono ammortizzatore. In totale il pilota ha a disposizione ben 84 regolazioni. Le sospensioni elettroniche non sono certo una novità in campo motociclistico, le abbiamo già conosciute su Aprilia, BMW, Ducati e KTM. La Yamaha arriva buona ultima, ma si sa come ragionano i giapponesi: hanno tempi lunghi quando c'è da prendere una decisione importante e, soprattutto, mettono l'affidabilità in cima alle loro priorità. Per loro, quindi, meglio essere ultimi, ma con un prodotto a prova di bomba.
Motore e ciclistica
Vi abbiamo raccontato in cosa cambia la nuova Yamaha Super Ténéré XT 1200ZE. Lo schema meccanico e quello ciclistico sono pertanto invariati. La XT1200ZE ha un motore bicilindrico parallelo con 4 valvole per cilindro e una cilindrata effettiva di 1.199 cc, impiega la trasmissione finale ad albero cardanico, ed è dotata di una sofisticata gestione elettronica del motore e della frenata. Di serie troviamo infatti ABS-UBS, controllo di trazione TCS, doppia mappatura (Sport e Touring) e sospensioni elettroniche con ben 190 mm di escursione sia davanti che dietro.
La trasmissione primaria aziona un cambio a sei marce. La XT1200ZE è fornita di cerchi in alluminio idonei, grazie alla particolare disposizione dei raggi, a ospitare pneumatici tubeless (110/80-19 e 150/70-17 rispettivamente all'avantreno e al retrotreno). Il sistema di frenata combinata UBS (Unified Braking System) ripartisce la forza frenante tra le due ruote solo quando si agisce sulla leva del freno al manubrio (non quando si pigia il pedale del freno); se si aziona il freno posteriore prima di quello anteriore, la gestione elettronica si disattiva automaticamente. Il peso complessivo cresce di 3 chili e raggiunge ora i 265 col pieno di 23 litri e tutti i liquidi (acqua, olii).
La nostra prova su strada (e pure fuori)
I clienti chiedevano essenzialmente un motore più brioso e una strumentazione più completa. Perché per il resto la Yamaha Super Ténéré XT 1200ZE è sempre piaciuta parecchio sia per l'estetica e le finiture, sia per le indiscusse qualità del telaio in acciaio e delle sospensioni. A noi ora tocca raccontarvi se il bersaglio è stato centrato. Partiamo quindi dall'ergonomia, dove troviamo confermate le qualità di questa moto. Il serbatoio è stretto, la sella comoda e il manubrio distante il giusto. L'ingombro tra le gambe è quindi più ridotto rispetto ad esempio alla BMW GS o alla Suzuki V-Strom. Il peso c'è, è ancora elevato, ma non disturba nella guida o in manovra.
Lo si sente soprattutto quando ci si avventura in fuoristrada e si incontrano terreni viscidi. Apriamo una piccola parentesi: la Yamaha Super Ténéré XT 1200ZE non si fa troppi problemi ad abbandonare l'asfalto e diverte parecchio anche sugli sterrati. Non c'è bisogno di chiamarsi Cyril Despres, basta guidare in piedi e sfruttare la grande linearità del motore. Per fare dei paragoni: non siamo al livello della KTM Adventure 1190, favorita dal peso più contenuto, ma sicuramente la moto giapponese sa essere molto più facile e divertente della BMW R1200GS tra sassi e fango. Lo conferma anche la nostra lunga prova nel deserto di Tabernas in sella alla Worldcrosser (la trovate qui).
Le finiture della Super Ténéré sono ottime. Le plastiche sono molto robuste e la qualità dei materiali è eccellente, come dimostra la fattura del motore o delle sospensioni.
La strumentazione è totalmente rivista e ora è provvista di un vero e proprio computer di bordo che fornisce ogni tipo di informazione, dai consumi alla marcia inserita.
L'otto valvole non è stravolto nel suo carattere, ma è sicuramente migliorato. Adesso dal minimo a 3.500 giri è scomparsa la ruvidità del precedente modello. Fino a 4.500 giri manca ancora la castagna di alcune rivali, ma c'è un'ottima progressione e una grande linearità di funzionamento che fanno della Yamaha Super Ténéré XT 1200ZE una gran bella moto da turismo, anche in coppia. Yamaha dichiara due cavalli in più, ma francamente la percezione della potenza massima è analoga a quella del modello conosciuto. Ritroviamo quindi il carattere sportivo di questo motore, che viene fuori passati i 5.000 giri e fino agli 8.000 indicati dallo strumento digitale.
La mappa S dona alla XT quel po' di brio in più che diverte nella marcia sportiva sui percorsi misti. Qui, tra le curve, si apprezza in modo netto il controllo di trazione, che consente di scaricare i tanti cavalli a terra quando si è ancora in piega. Il cambio ha un funzionamento impeccabile, al pari della frizione e dei freni, potenti e modulabili (peccato che l'ABS sia così complicato da escludere in fuoristrada.) Durante il nostro test ci sono sembrati calati anche i consumi, che si sono attestati sui 5 litri per 100 km, un dato molto interessante perché ottenuto prevalentemente su strade di montagna percorse a una buona andatura.
Lasciamo infine per ultima la grande novità della Yamaha Super Ténéré XT 1200ZE, le sospensioni elettroniche. Facciamo una premessa: avevamo già espresso un giudizio molto positivo sulle KYB di questa moto, addirittura avevamo a suo tempo ritenuto la forcella di questa moto la migliore unità montata su una maxi enduro. Oggi rinnoviamo questo commento. Il sistema elettronico consente di semplificare la gestione delle tarature, ma va anche detto che la standard sarà quella utilizzata dai più grazie all'ottimo compromesso di base, che riesce a coniugare in modo esemplare tenuta di strada e confort.
Pregi
Guidabilità | Finiture | Confort | Motore migliorato | Consumi
Difetti
Peso elevato | ABS non escludibile in modo semplice
Ultimamente ho provato la gs1200, il ktm 1090R e l'africa twin e premesso che sono tutte valide moto, ritengo però (a mio modesto parere) che la ST sia la migliore!
Impostazione di guida perfetta, leggermente caricata in avanti (sono alto 1,88) ben protettiva, stabile, facile e con un bel controllo della guida.
Il motore aveva una bella erogazione e non l'ho trovato così povero come spesso si legge.
Onestamente anche il gs mi era piaciuto, il mezzo è certamente valido ma la XTZ la preferirei per la ridotta manutenzione e la superiore affidabilità.
L'AT...ok è facile, maneggevole, pratica ma non capisco tutta questa esaltazione sinceramente...