Planet Explorer 2 South Africa. Gansbaai e il grande squalo bianco
Dopo aver percorso altri 740 chilometri in un asfalto da pieghe e gran divertimento, ci ritroviamo a Gansbaai, rinomata località turistica nel distretto di Ovenberg conosciuta anche come “Big 2 town” la “capitale mondiale del grande squalo bianco e della balena australe.
Questa zona ricca di fascino, offre ai turisti numerose attività ed attrazioni essendo a stretto contatto con una natura meravigliosa ed un mare ricco di vita. Qui si possono osservare i “marine big 5”. Squali bianchi, foche e pinguini del capo, delfini e balene australi, sono infatti presenti nell’area adiacente le isole di Dyer Island e Gyser Rock, distanti 8 km dall’entroterra e visibili ogni giorno a bordo di barche attrezzate per la loro osservazione. E’ qui che abbiamo incontrato Francesca Manca, nata a Udine, ex-assistente di volo e ora volontaria “Guida Marina” presso Dyer Island Cruises - una società facente parte di Dyer Island Conservation Trust http://www.dict.org.za , un’Organizzazione Non Governativa (ONG) che si trova a Kleinbaai, il piccolo porticciolo di Gansbaai, da cui partono ogni giorno gli operatori di cage diving e whale whatching.
Numerose sono le attività di conservazione e protezione delle specie marine che questa compagnia svolge ogni giorno coinvolgendo volontari provenienti da tutto il mondo, aiutando specie a rischio di estinzione come i pinguini africani presenti sull’isola di Dyer Island, acquistando dei nidi artificiali e aiutandoli così a riprodursi e a invertire il loro declino.
E visto che siamo immersi nel più importate dei paradisi marini, quello che ospita il più temuto predatore, the great one, come lo chiamano da queste parti, la cosa che non può mancare, il must-see del viaggio, è sicuramente un’escursione in pieno oceano a caccia…dello squalo bianco! La White Shark Adventures è sicuramente una delle migliori agenzie del paese e l’avvistamento del “great one” non solo è garantito ma viene ripetuto pure decine di volte! Per chi ama un pizzico in più l’emozione il cage-diving consente di calarsi in una gabbia e vivere un vis-à-vis con squaletti da 4 metri, per chi invece soffre di claustrofobia o non vuole calarsi indossare una muta, la visibilità da bordo nave è comunque sempre buona e offra piacevoli sorprese!
Non dimentichiamo che ci troviamo in prossimità di Cape Aghulas, la punta più estrema dell’ Africa, dove l’oceano Atlantico e l’oceano Indiano si incontrano e si scontrano e dove il mare è veramente wild! Vento e onde gigantesche sono spesso presenti in alcuni punti lungo la costa, per questo val la pena di raggiungere Danger Point, il punto pericoloso, a pochi minuti dal porto di Gansbaai, divenuto tristemente noto per essere stato il luogo in cui la nave Birkenhead nel 1852 naufragò con a bordo truppe di giovani soldati gallesi e scozzesi con le loro famiglie diretti a Eastern Cape per combattere gli Xhosa. Durante il naufragio, il comandante della nave decise di applicare per la prima volta il protocollo di salvataggio “prima le donne e i bambini”. Più di 140 navi sono state distrutte e migliaia di vite perse tra Danger Point e Capo Infanta, ad est di Gansbaai, e per questa ragione che nel 1895 fu costruito il “Lighthouse Danger Point”, un faro di vedetta sulle scogliere, fornendo così una maggiore sicurezza alle navi di passaggio in queste acque pericolose.
Adiacente al villaggio di Gansbaai, lungo la costa, si trova De Kelders (le caverne in afrikaan), luogo in cui vivevano, decine di migliaia di anni fa, i nostri primi antenati. Nella caverna di Klipgart, all’interno della riserva naturale di “Walker Bay” sono stati infatti rinvenuti i primi resti della presenza dell’uomo moderno, dell’homo sapiens appunto. Ed è in questi luoghi che i turisti possono osservare, seduti sulle rocce, il passaggio delle balene australi con i loro piccoli, o vederle impegnate in lunghi accoppiamenti.
Purtroppo il tempo non è stato dalla nostra parte e le nuvole ci hanno precluso i tramonti spettacolari che solitamente si ammirano lungo la costa. Dave e Caron, che nel loro Saxon Hotel www.saxonlodge.com a Gansbaai ospitano le troupe televisive più importanti al mondo, da National a Discovery, da Bbc ad Animal Planet, ci narrano che spesso, al calar del sole, le balene australi amano mostrarsi in spettacolari salti (breach) fuori dall’acqua. Sarà questa una buona ragione per ritornare ancora…
Luca Bracali