Honda NT1100: omologate due versioni con il motore Africa Twin
Le ultime informazioni sull'ipotetica nuova crossover Honda spinta dal motore bicilindrico della maxi enduro Africa Twin erano arrivate nel febbraio scorso quando la casa giapponese aveva depositato all'Ente europeo per la proprietà intellettuale il nome NT1100 nella categoria motocicli.
E' invece notizia recente l'avvenuta omologazione europea di due moto Honda con le sigle NT1100A e NT1100D, una nomenclatura affine alle recenti Honda Africa Twin 1100 con cambio tradizionale e trasmissione DCT.
Si parla da tempo di un modello che possa prendere il posto della Crossrunner, quella sviluppata sulla stradale VFR800 e uscita di produzione, e che possa rivaleggiare con le attuali Yamaha Tracer 900, Ducati Multistrada 950, BMW F900XR e simili in un segmento certamente importante e nel quale Honda è assente se non con la più tranquilla – sebbene molto venduta in Italia – NC750X.
Per cominciare ricordiamo che la sigla NT è comparsa la prima volta sulla Honda NTV650 nel 1988. Era una stradale con il motore V2 della Transalp lanciata due anni prima. La sigla è stata infine abbandonata con la Deauville 700, una GT di media cilindrata dotata di borse laterali integrate sull'esempio della Pan European. Questi modelli avevano la trasmissione finale ad albero.
Inoltre la presentazione a Eicma 2019 del concept CB4X (disegnato da Valerio Aiello utilizzando il motore quattro cilindri della CB650R) lasciava intendere che Honda stava guardando al segmento crossover. Tanto più che poco dopo lo stile della CB4X era stato depositato (foto qui sotto).
Con il bicilindrico in linea della Africa Twin è arrivata in vendita quest'anno la CB1100 Rebel ed è pacifico che quel propulsore (l'Unicam di 1.084 cc che già dispone di 102 cavalli) sia un'ottima base per una turistica o una crossover.
Utilizzando il codice interno SC84, Honda classifica la NT1100 nella classe oltre 900 (lettera S) e nella tipologia stradale (lettera C). Il numero 84 indicherebbe invece il numero progressivo per quella categoria di progetti.
La NT1100A avrà il cambio tradizionale, la NT1100D quello DCT oltre a un cupolino più alto stando almeno alla scheda di omologazione che riporta le dimensioni massime.
Secondo questi dati ci sono differenze rilevanti rispetto alle dimensioni dell'Africa Twin che, ricordiamo, ha un avantreno da 21 pollici e sospensioni lunghe.
L'interasse è di 1.535 mm, 40 mm più corto dell'Africa, e la lunghezza massima è di 2.240 mm (cento in meno).
In termini di dimensioni massime (lunghezza, larghezza e altezza) e di peso ci si avvicina molto a quelli della Crossrunner, che fra l'altro aveva una potenza massima simile e le ruote da 17 pollici.
Il peso in ordine di marcia della NT1100A è indicato in 237 kg e quello della versione DCT in 248 kg.
Possiamo aggiungere che ci sono stati almeno due brevetti di telai stradali con il motore Africa Twin, uno di tipo a trave superiore e uno con struttura a traliccio. Quest'ultimo si adatterebbe forse meglio alla moto a manubrio alto immaginata.
Ma siamo nel campo delle ipotesi, fermi a quei rendering che la rivista giapponese AutoBy aveva realizzato mesi fa immaginando una CB1100X e che trovate in alto.
Insomma servono altre informazioni di prima mano che ci assicurino sull'arrivo in vendita di queste moto magari come modelli 2022.
Intanto i primi indizi sembrano andare in quella direzione.
Da seguirne gli sviluppi.
fonte Cycle World
Quel bicilindrico 1100 su una moto del genere per me va benissimo, e per quanto mi riguarda possono anche riproporlo con 102 cv.
Sono ancora incerto su quale tipo di moto prenderò in futuro. Se rimanere solo su asfalto, o se prendere qualcosa per mettere le ruote anche dove l'asfalto finisce. L'unica cosa che so per certo è che sarà un usato... Quindi questa NT non sarà sicuramente un opzione almeno per qualche anno.