Honda Forza 300 vs. Yamaha XMAX 300
Capita, a volte, che due modelli siano tanto simili che - limitandosi paradossalmente a guardarne le schede tecniche - si faticherebbe davvero a immaginarsi qualche differenza. Fortunatamente, nel "nostro" mondo delle due ruote, le schede contano davvero poco. E non perché i dati espressi non siano significativi, tutt'altro, quanto perché invece fra questi dati c'è un'interazione talmente complessa che variazioni minime in uno o un altro aspetto portano a comportamenti dinamici completamente diversi.
I due scooter di questa comparativa sono un esempio perfetto di questa situazione. Sia l'Honda Forza 300 che lo Yamaha XMAX 300 sono modelli appena rinnovati, hanno una dotazione tecnica molto vicina e numeri paragonabilissimi. Quindi abbiamo pensato di farceli prestare e di portarli a spasso per Milano per un incontro-scontro mai così diretto.
Honda Forza 300
La Casa di Tokyo ha svelato il nuovo Forza 300 a Motodays 2018, palcoscenico d'elezione per la filiale italiana della Casa di Tokyo, facendone seguire una presentazione dinamica la scorsa estate.
Il Forza è stato rivisto nell’estetica, con una linea decisamente più moderna e sportiva, con particolare attenzione al gruppo ottico (naturalmente full-LED) che mantiene un netto family feeling Honda. I lampeggiatori montati sugli specchietti sono più visibili e, come su tutte le Honda Euro-4, svolgono funzione di luci di posizione aggiuntive. Le linee più tese non sacrificano la protettività, che anzi migliora anche grazie al parabrezza a regolazione elettrica continua (quindi senza “scatti” predefiniti) con 10 cm di escursione.
Raffinatissima anche la strumentazione, mista analogico/digitale, degna di una berlina di alto livello e con la possibilità di impostare tre diversi tipi di visualizzazione sulla zona centrale LCD per le informazioni di bordo. Il tutto è controllato da una Smart Key (che debuttò sugli scooter proprio con l’Honda Forza del 2004) che comanda l'accensione ma anche la chiusura di serbatoio, sella e bauletto (fornito di serie). Esordio assoluto su uno scooter Honda, invece, per il controllo di trazione HSTC, disinseribile con comando al manubrio.
Restando in tema praticità, cresce anche fino al limite di 53,5 litri la capienza del sottosella, che riesce quindi a contenere due caschi integrali e diversi altri oggetti di piccole dimensioni. Un miglioramento che però sposta l’altezza della sella a 780 millimetri, penalizzando un po’ i più corti di gamba. Basta comunque attestarsi sul metro e sessantacinque per toccare bene coi piedi a terra, grazie alla giusta svasatura in zona interno coscia. E poi c’è il pressoché immancabile vano nel retroscudo, completo di presa 12V per cellulari, lettori MP3, navigatori e quant’altro.
A livello ciclistico, il telaio in tubi d’acciaio è stato completamente rivisto: il Forza diventa più leggero (-12kg, per un totale di 182 in ordine di marcia) ma anche più corto nell’interasse (1.510mm) e agile, con lo sterzo più chiuso di mezzo grado.
Le sospensioni contano su una forcella con steli da 33mm e un doppio ammortizzatore posteriore regolabile nel precarico (sette posizioni) azionati da un forcellone in alluminio. I cerchi crescono di un pollice, passando dall’accoppiata 14-13” al 15-14” calzanti pneumatici Pirelli Diablo Scooter nelle misure 120/70 e 140/70.Capitolo freni: l’impianto conta su una coppia di dischi, con l’anteriore da 256 millimetri e il posteriore da 240, naturalmente gestiti dall’ABS di serie.
Passiamo al motore, che il Forza condivide – nella base tecnica, al netto di alcuni dettagli – con l’SH 300. La cilindrata si attesta un filo sotto i 280cc, la potenza arriva a 25,2 cavalli. I consumi vanno vicini ai 30 km/L, che visto il serbatoio da 11,5 litri si traducono in una percorrenza di circa 350km.
Yamaha X-MAX 300
Yamaha X-MAX 300 ha debuttato invece ad EICMA 2017, rinnovando uno dei cavalli di battaglia più blasonati della Casa dei tre diapason. Ve lo abbiamo raccontato nel dettaglio con uno storytelling, e nel 2018, a EICMA, Yamaha lo ha anche proposto, come per i modelli precedenti, nel più raffinato allestimento Iron Max.
Nato dal precedente 250, più agile del 400 ma ugualmente ispirato nella linea e nell’impostazione al fratello maggiore TMAX, è comunque superiore per raffinatezza a quello che ci si aspetta da uno scooter di questo segmento. Iniziamo dalla regolabilità del manubrio e del parabrezza (che però richiedono rispettivamente l’intervento del concessionario o l’utilizzo di un cacciavite) per proseguire con la Smart Key, che demanda al manettino sul tunnel centrale il comando delle funzioni di accensione e apertura del bloccasterzo dello scooter, e che saggiamente avverte il proprietario se si allontana troppo dal mezzo senza “spegnerlo”, in maniera da limitare il rischio di dimenticarsi la smart key da qualche parte. Di serie anche il traction control, disinseribile, come per il Forza, tramite comando a manubrio.
L’ispirazione, dicevamo, è quella del T-MAX, con il tipico boomerang che caratterizza la vista laterale dello scooter. La dotazione luminosa è tutta full-LED, con due anabbaglianti anteriori più l'abbagliante al centro, e doppio gruppo ottico posteriore. Somiglianze anche per la strumentazione, con strumenti a visualizzazione analogica che incorniciano un pannello LED al centro, con tutte le informazioni di servizio.
Da un punto di vista più tecnico segnaliamo la soluzione motociclistica (come sul TMAX) della forcella con doppia piastra, anche se a differenza del fratello maggiore al retrotreno troviamo il tipicamente scooteristico doppio ammortizzatore, regolabile su cinque settaggi. I cerchi sono un’accoppiata 15-14”, con pneumatici 120/70 e 140/70 rispettivamente all’avantreno e al retrotreno. Impianto frenante con dischi da 267e 245 mm, per una sostanziale parità con il rivale anche sotto questa voce.
Il motore è il nuovo 292 cc BlueCore con cilindro sfalsato, plurivalvole raffreddato a liquido, capace di 28 cv a 7.250 giri. La sella si attesta a 795 mm, ma la larghezza sulla zona anteriore – necessaria per offrire un ampio spazio sottosella – divarica un po’ le gambe del pilota, penalizzando i meno alti nelle soste. I consumi, durante la nostra prova, si sono dimostrati analoghi a quelli del Forza.
Come vanno
Due schede tecniche quasi coincidenti, due comportamenti dinamici invece molto diversi: pur molto vicini nella dotazione e nei... dati sensibili, Forza e XMAX rivelano due personalità caratterizzate in maniera decisamente distante, come del resto emerge da un'analisi statica. Più lussuoso nel suo dinamismo l'Honda Forza 300, un po' come una grossa coupé di fascia alta; più sportivo e affilato l'XMAX 300. Andiamo a vederli nel dettaglio.
Honda Forza 300
Non appena in sella il Forza ci conferma le sue doti da GT: seduta e posizione di guida non stancano mai, nemmeno il passeggero che ha una bella fetta di sella a lui riservata e col quale si può persino pensare ad una gita fuori porta perché tra l'altro, ricordiamolo, il Forza non consuma nulla e vanta percorrenze di circa 30 chilometri con un litro di carburante.
Poi ci sono le finiture: belle, curate e piacevoli, dalla strumentazione al manubrio, dal parabrezza agli specchietti. Cosa più importante, si lascia condurre facilmente nelle lunghe percorrenze, nel traffico e anche nelle manovre a bassa velocità; grazie al suo perfetto equilibrio e al propulsore, adatto all'utilizzo in cittàperché brillante, ben lineare e sempre pronto in caso di sorpassi, ma altrettanto piacevole nell'extra-urbano.
Sul Forza non si avvertono vibrazioni di alcun tipo e le sospensioni regolabili, ottime, ricalcano qualsiasi asperità. Voto: viaggio in prima classe. Il parabrezza elettrico poi è una chicca niente male, in autostrada o quando le giornate non sono particolarmente miti, fa una gran bella differenza. La frenata si modula bene, è pronta, decisa e ovviamente coadiuvata dall'aiuto dell'ormai prezioso sistema ABS.
Dei due, insomma, è forse quello più poliedrico. Si muove a suo agio in città, ma non si tira indietro se gli si chiede di più.
Yamaha XMAX 300
L'XMAX invece non si tira indietro quando gli si chiede qualcosa di più in fatto di sportività e agilità; magari non avrà le chicche da GT del Forza ma è una scheggia tra le auto e non disdegna qualche bella piega per bullarsi della stretta parentela col fratellone TMAX.
Il propulsore ha un bel caratterino (spesso frenato dal controllo di trazione, che però è disinseribile) ed è supportato da un'ottima ciclistica e da un buon impianto frenante, sempre pronto, anche se un po' spugnoso nella risposta. Come sul Forza, la capacità di carico tra sottosella e bauletto è più che soddisfacente e la protezione dall'aria è buona, anche se la carenatura è snella rispetto a quella dell'Honda.
Parità anche per quanto riguarda i consumi, che anche sullo Yamaha si assestano sui 30 chilometri per litro, se si guida con la dovuta parsimonia. L'unico difetto che riusciamo a trovargli è la sella un po' alta (795 mm da terra) ma è un difetto-non-difetto, perché riguarda solo i guidatori sotto il metro e sessanta e poi, si sa, la guida un po' più alta è sempre più piacevole.
Situazione di parità dunque tra i due contendenti, col Forza che brilla per dettagli pregiati e comfort e l'XMAX forte del suo carattere sportivo e da bellone. Anche il prezzo è pressoché coincidente, con i 5.790 euro del Forza (che diventano però 6.580 se lo volete in versione Deluxe, con smart top box a chiusura centralizzata e manopole riscaldabili) che si scontrano con i... 5.790 euro dell'XMAX.
Mai come questa volta, la scelta dipende solo dai gusti personali. Siete più eleganti o sportivi?
Sono stati utilizzati
Edoardo Licciardello:
Casco Caberg Droid Iron
Giubbotto Icon Tarmac
Guanti Icon Anthem 2 Stealth
Cristina Bacchetti:
Casco X-Lite X-1004 Ultra Carbon
Giacca Tucano Urbano Madame
Guanto Tucano Urbano Baronessa
Jeans Spidi Glorious Lady
Scarpa Stylmartin
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patriziop, Roma (RM)dovreste provali a Roma per valutare concretamente le sospensioni, altro che Milano!
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swtmax, San Giovanni Teatino (CH)A gennaio ha superato nelle vendite l'x max 300 ! Forza 300 Top!