BMW R 1300 GS: tutto quello che sappiamo oggi
C'è poco da nascondersi dietro un dito: mettere mano un successo come la BMW R 1250 GS per evolverla è un compito da far tremare le gambe.
Non diciamo nulla di nuovo se riveliamo che la "GS" alla gloriosa età di oltre 40 anni è una moto così raffinata ed evoluta che la sola idea di cambiare qualcosa nel suo equilibrio apprezzato dai motociclisti italiani (e globali) - tanto da farne una delle moto più venduta in assoluto sul nostro mercato nonostante un posizionamento premium - rischia di essere il classico passo da ponderare per bene; immaginiamo che ai tecnici e ai designer della Casa di Monaco possa essere venuto un mal di testa in occasione di qualche qualche bivio da prendere nella definizione delle caratteristiche del modello ma adesso la moto è praticamente pronta e in occasione della celebrazione del milionesimo GS motorizzato Boxer (altro traguardo da brividi) BMW ha dichiarato che il 28 settembre ci sarà l'unveiling ufficiale.
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In questi ultimi mesi le foto (e i video) spia si sono moltiplicati, generando una pletora di commenti e illazioni mentre alcuni nostri colleghi rastrellavano i documenti di omologazione alla ricerca di notizie sul motore e sulla ciclistica. Già, perché - se già in passato i cambiamenti del GS non sono mancati come quando si passò dalla motorizzazione 1150 alla 1200 o, più recentemente, quando fu adottato il motore Shiftcam nel 2018 - si preannuncia una svolta nel modello dal punto di vista ciclistico, della dotazione e della meccanica. Del resto, proprio quest'anno ricorrono i 100 anni di BMW Motorrad e forse non esiste migliore e più evocativa occasione di stupire il mondo motociclistico se non con una nuova R 1300 GS che, guarda caso, verrà presenta il 28 settembre 1923 nello stabilimento di Berlino - Spandau, luogo mitico anche per la sua antenata: la prima boxer BMW che risponde al nome di R 32.
In assenza di notizie dirette da parte della Casa di Monaco, Sulla nuova GS 1300 sappiamo principalmente quanto abbiamo visto dalle foto spia e quanto pubblicato dai nostri colleghi di Motorcycle.com: cliclisticamente la moto sarebbe appena più lunga e con un interasse appena maggiore, differenze minime che andranno poi a concorrere insieme alle altre caratteristiche (pensiamo alla distribuzione dei pesi, per esempio) al comportamento dinamico complessivo dato anche da quello che ci aspettiamo sia un nuovo telaio dove ritroviamo il duo Telelever/Paralever. L'accoppiata di ruote 19"/17" sembra restare, ma nelle foto spia si è vista sia una versione con le ruote a raggi che una con le ruote in lega. Il peso, se i dati ottenuti dai documenti di omologazione svizzeri sono affidabili in questo senso, pare che ci si aggiri sui 237 kg in ordine di marcia, con un buon vantaggio rispetto alla versione attuale.
Sul piano della dotazione, sembra più che acclarato che la nuova GS 1300 sarà dotata di radar anteriore e posteriore, andando così a definire un pacchetto tecnologico al top, sopratutto se incrociato con le sospensioni ESA: in questo caso la forma del frontale e l'alloggiamento del radar sopra il gruppo ottico (anzi, diremmo che ne prende il posto e che il gruppo ottico anteriore sia tutto da scoprire...) sembrano parlare piuttosto chiaramente sul tema di rendere possibile il cruise control adattivo, il forward collision warning e il blind spot detection. Esteticamente la R 1300 GS (che sarà probabilmente presentata, magari non subito, anche in versione Adventure) diventerebbe più filante ma talvolta le foto spia come quelle che vedete in apertura possono trarre in inganno: attendiamo la versione definitiva.
Il motore pare riservare più di una sorpresa: a parte l'aumento di cilindrata fino a circa 1300 cc (ricordiamo che il 2024 verdà anche l'insprimento della normativa antinquinamento) crescerebbero i valori di potenza e coppia fino a 145,5 cavalli (i documenti di omologazione parlano di 143.5 hp: la differnenza la fa la conversione in cv) a 7.750 giri/min e 149 Nm a 6.500, staccando la 1250 di oltre 9 cavalli e 6 Nm. Potenza non ai limiti superiori della categoria, ma ricordiamoci che parrebbe in arrivo anche una versione M 1300 GS e una R 1400 GS (sarà forse questa la versione che oggi conosciamo come Adventure? Oppure, sarà mai pensabile vedere una futura GS con ruota anteriore da 17 pollici?), di cui al momento non conosciamo i dettagli...
Ma le novità non terminano qui: dalla schermatura dei cilindri degli esemplari colti nelle foto spia pare ragionevole pensare che il bicilindrico boxer abbia abbandonato totalmente il contributo dell'aria al raffreddamento coerentemente con le necessità dell'Euro5+ in tema di contenimento della rumorosità, e c'è pure chi (come i colleghi di Motorrad) ipotizza un carter semisecco.
Come detto, il 28 settembre sapremo praticamente tutto sulla nuova BMW R 1300 GS e vedremo quante di queste ipotesi sono fondate e quante invece non hanno colto nel segno, ma agli impazienti cosigliamo di seguirci perché tra il 7 e il 9 luglio ci saranno i BMW Motorrad Days dove andremo anche noi di Moto.it: scommettiamo - o almeno questa è anche la nostra speranza - che BMW non ci lascerà andare senza prima averci fatto regalato qualche altro piccolo dettaglio della prossima GS 1300?
Fonte e foto: Motorcycle.com, Motorrad
Se qualsiasi altro brand avrebbe proposto una moto cosi avrebbe scritto peste e corna.
Purtroppo è cosi e lo dimostra DUCATI che nonostante ha una moto superiore al 1250 vende meno... e non ditemi che il V4 sia brutto o altre cavolate...
Ad ogni modo aspettiamo a vederla dal vivo, sicuramente i 12 chili in meno nonostante l'aumento di cilindrata e radar anteriore e posteriore sono un buon traguardo, l'incremento di potenza e coppia, secondo me, non era necessario, resta sempre la migliore moto per macinare km in coppia e bagagli.